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Sentiero delle cascate Riva a Campo Tures

Il nuovo sentiero di San Francesco si fonde, nei boschi dell’Alto Adige, col meraviglioso sentiero delle cascate Riva a Campo Tures, il luogo perfetto per meditare in comunione con la natura.

DATI TECNICI


Inizio : Ufficio del Turismo Campo Tures


Fine : Ufficio del Turismo Campo Tures


Lunghezza : 10 Km


Tracciato : Asfalto , sentieri


Difficoltà : Facile, turistica


Dislivello : +/- 200 m

 

Ci troviamo a Campo Tures, nella Valle Aurina, non molto distanti da Brunico. Come spesso accade, l’Alto Adige offre scorci e sentieri indimenticabili. Uno di questi è proprio il percorso che si snoda lungo le Cascate Riva, uno degli spettacoli naturali più sensazionali di questa vallata.

In corrispondenza del sentiero delle cascate Riva a Campo Tures nacque, negli anni Ottanta, un percorso meditativo e fortemente religioso che ad oggi richiama moltissimi amanti della natura, il sentiero di San Francesco. L’intenzione alla base della sua creazione era quella di spingere gli escursionisti ad andare oltre le cascate, e di rendere quindi più accessibile il percorso che accompagnava alle rovine dell’antico castello Kofel, l’originaria residenza dei vecchi nobili di Tures. In quest’ottica venne restaurata, nel 1982, la piccola cappella attigua all’antico castello, oggi inesistente, poi denominata “Cappella di Francesco e Chiara”, e realizzati punti di meditazione lungo il sentiero ancora oggi luoghi di silenzio e raccoglimento.

Il sentiero delle cascate Riva a Campo Tures

Sentiero delle cascate Riva a Campo Tures

 

Il sentiero delle cascate Riva a Campo Tures è un percorso circolare, un loop, che in quanto tale permette di godersi sempre posti nuovi e paesaggi inediti.

Partiamo da Campo Tures, più precisamente dall’Ufficio Turistico situato nel centro del paese. Il sentiero è il n. 2. 

Lungo il torrente Aurino, in leggera discesa, potrai scattare fotografie da cartolina, con paesaggi mozzafiato e distese di campi verdissime.

Dal punto di partenza, oltrepassiamo il ponte in direzione est verso St. Morizen e proseguiamo sulla sponda sinistra del torrente. Durante il percorso potrai scoprire coi tuoi occhi la tradizione metodica altoatesina: case impeccabili ed una pulizia ineccepibile. Un sussulto continuo nel cuore di chi cammina e ama la natura.

Poco dopo il centro del paese, troviamo lungo il sentiero un breve percorso che permette di riscoprire il beneficio e l’importanza derivanti dall’acqua: un progetto comunale, coadiuvato dall’aiuto scuola elementare del luogo, ha permesso di creare delle “stazioni” dove potersi fermare per bere, immergere i piedi nell’acqua e rinfrescarsi.

Dopo questa piccola pausa, possiamo riprendere il nostro sentiero che ci conduce fino al parcheggio del Wasserfall Bar, a circa 850 metri di altitudine, dove un grande arco di legno simbolico con la marchiatura “T” – tau, ovvero l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico – ci fa capire che da lì comincia il sentiero di San Francesco.

Siamo nel Parco Naturale di Vedrette-Ries, dove la fitta vegetazione ci ammanta in uno splendido abbraccio. Il sentiero scende leggermente e poco dopo troviamo sulla sinistra le indicazioni per la prima cascata.

Con l’avvicinarsi, si avverte la potenza dell’acqua ma una volta raggiunto lo spazio antistante la cascata, ci accorgiamo di quanto possiamo essere piccoli e aleatori di fronte alla forza della natura. Un getto d’acqua che ingrossa continuamente il Rio Riva cascando da circa dieci metri ci si para a poca distanza e noi non possiamo fare altro che ammirarlo.

Tornando sul sentiero, ci dirigiamo ingolositi dalla prima, fino alla seconda cascata che ancora più alta (più di trenta metri), ci regala emozioni ancora più forti anche grazie al punto di vista panoramico. Siamo in estate ed i piacevoli spruzzi di acqua allietano la camminata. Altrettanto bello sarebbe se fosse primavera, durante lo scioglimento delle nevi, o inverno, quando il ghiaccio dona riverberi di luce indimenticabili.

Lungo il percorso, dieci stazioni con delle scritte riprese da “Il Cantico delle Creature”, ci permettono di fare una sosta per meditare, rinfrescarci e riposarci.

Il sentiero si fa un po’ più difficile, difatti se fino a qui la difficoltà è stata abbastanza minima, questo tratto morde leggermente più i polpacci di chi è meno allenato. Una salita continua ci accompagna fino alla terza cascata: quasi cinquanta metri di maestoso getto d’acqua e tanta gioia nel vedere qualcosa del genere.

 .. e dopo le cascate? Continua il sentiero di San Francesco 

 

Appena ripresi da quello stato d’estasi, possiamo continuare sul sentiero di San Francesco. Dopo aver percorso il piccolo ponte di legno, si sale sulla destra, in prossimità del bivio, seguendo la “T” e raggiungendo così, dopo breve tempo, la cappella di San Francesco e Santa Chiara.

Scendiamo verso il bivio che ci ha accompagnato alla cappella e adesso proseguiamo dritti in direzione “Toblhof”.

Un rifugio sulla strada ti permetterà di gustare piatti tipici della zona e riprenderti dalla fatica.

Proseguendo lungo la strada asfaltata, seguiamo il sentiero n. 2A fino alla strada che porta ai masi “Pircherhöfe”. Percorso il primo tratto di brevi saliscendi ed alcuni passaggi fra i prati, ci teniamo a sinistra e scendiamo attraverso il bosco fino ad un sentiero traversale.

Da qui svoltiamo a destra percorrendo sempre il sentiero n. 2A (quello del ritorno, visto che è un percorso circolare) e arriviamo comodamente al Castello di Tures, accompagnati dal torrente Aurino.

 

La cappella di Francesco e Chiara e il castello di Tures

Sentiero delle cascate Riva a Campo Tures

Lungo il sentiero delle cascate Riva a Campo Tures troviamo due edifici molto belli e interessanti, che rappresentano la storia di questi luoghi.

La cappella di San Francesco e Chiara è aperta sia di giorno che di notte. Si tratta di un’antica costruzione in pietra che apparteneva anticamente al castello di Kofel, anche detto di Toblburg. Oggi la vediamo perfettamente restaurata grazie all’opera di rivalutazione avviata nel 1982.

Gli spazi meditativi sono impreziositi da sculture di legno: sotto la cappella c’è una cripta molto semplice allestita con un piccolo altare rudimentale e un tabernacolo. La scritta avverte: “Lo spirito non chiede altro che semplicità”. Consiglio la visita sia per riposare che per meditare, ma anche per ringraziare la natura di questa stupenda esperienza.

Il Castello di Tures, è un castello medievale risalente al XIII secolo. Passato inizialmente dalla proprietà delle casate nobiliari del luogo alla chiesa vescovile di Bressanone, ha attraversato un periodo di declino fino al secondo dopoguerra, quando un abate benedettino di nome Hieronymus Gassner, lo ha riportato in auge seguendo la tradizione alto atesina.

Dal 1977 è passato sotto la gestione dell’Istituto tirolese per il mantenimento dei castelli. Al suo interno puoi visitare le 64 stanze, 24 delle quali completamente costruite in legno e munite di stufe in maiolica, ammirare interessanti affreschi nell’attigua cappella, nonché recarti nell’armeria, nella biblioteca e nella stanza dei principi. Nei sotterranei del Castello sono presenti anche le carceri.

Un luogo che attira circa 75mila visitatori all’anno: puoi entrare senza guida e consultare i pannelli illustrativi lungo il percorso, oppure prenotare una visita guidata e beneficiare di una spiegazione più dettagliata e attenta.

Segnaletica lungo il sentiero delle cascate Riva e di San Francesco

Lungo il sentiero delle cascate Riva a Campo Tures, la segnaletica è sempre presente e di facile comprensione:

  • seguire il sentiero 2, da Campo Tures al parcheggio del Wasserfall Bar
  • seguire la T, di Tau, sul Cammino di San Francesco
  • seguire il sentiero 2A durante il ritorno, dal rifugio Toblhof fino al centro di Campo Tures

Informazioni tecniche

Segnaletica: sentiero 2 (da Campo Tures al parcheggio del Wasserfall Bar), Cammino di San Francesco, sentiero 2A (dal rifugio Toblhof di ritorno fino al centro di Campo Tures)

Dove dormire: A Campo Tures ci sono tante soluzioni per dormire. In Alto Adige vige infatti una cultura ricettiva straordinaria, attenta alle esigenze del viaggiatore prima di ogni altra cosa.

Come raggiungere Campo Tures

Raggiungere Campo Tures in macchina

Prendere l’autostrada del Brennero A22 in direzione Trento, Bolzano, Bressanone. Poi seguire la statale 621 fino a Brunico e Campo Tures.

4,40 h da Milano

4 h da Venezia

4,30 h da Bologna

Raggiungere Campo Tures in treno

Se vieni in treno, la stazione di riferimento è quella di Brunico. Dopodiché sei costretto a proseguire in autobus fino a Campo Tures.

Raggiungere Campo Tures in autobus

L’azienda di trasporti che copre questa zona è SERBUS, e ti permette di spostarti da Brunico in tutta la Valle Aurina.

Scopri gli altri sentieri su Apiediperilmondo

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Lorenzo Masotti

Lorenzo Masotti

Sono Lorenzo Masotti, 30 anni, toscano doc. Sono stato sempre invaghito da nuovi orizzonti. Adoro camminare nei boschi, a stretto contatto con la Pacha Mama. Mi piace scrivere e fotografare, raccontare e far conoscere le mie esperienze. Ho viaggiato molto in Italia e in diversi paesi europei.

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