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La Great Ocean Walk, in Australia

Hai in programma un viaggio in Australia? Se cerchi un trekking nella natura per vivere ancora di più l’avventura Down Under, la Great Ocean Walk è quello che fa per te

Tabella dei Contenuti

L’Australia e’ una nazione-continente, praticamente vuota: 24 milioni di abitanti, con una densità di meno di 3 persone al chilometro quadrato! E’ l’“altro mondo” per eccellenza: e’ lontanissimo, ha le stagioni ribaltate e una varietà di fauna e flora che non si trova da nessun’altra parte. Dovrebbe bastare solo questo a giustificare la fatica di prendere un aereo per ore e ore.

Cenni storici

Nasce come colonia penale del Regno Unito, nota storica che pero’ non rende giustizia ai suoi abitanti attuali che, se riuscirai a trovarli in tutto quel vuoto, ti accoglieranno senza troppe storie. E’ definito il continente “nuovissimo” perché il più recente: fu in realtà scoperto più volte, prima da un olandese, poi da qualche inglese e infine da James Cook, che fu il primo a mapparne il territorio conosciuto. Con molta nonchalance, Cook chiamo’ il territorio appena scoperto, nel quadrante sud-est dell’isola, New South Wales e lo dichiaro’ proprietà della Gran Bretagna. Era il 1770, praticamente ieri.

La storia dell’Australia si svolge appunto quasi tutta in questa parte relativamente ridotta del paese, dove furono fondate le prime colonie: tra i motivi il clima evidentemente più benevolo e il territorio meno aspro. Il sud-est dell’Australia e’ dove ci sono oggi gli stati del New South Wales, del Victoria, e dove sorge anche la capitale, Canberra, che costituisce un territorio a se’ stante. E’ qui che si trovano le due città economicamente più importanti, Sydney e Melbourne, ed e’ qui che puoi cimentarti in uno dei grandi trekking australiani, la Great Ocean Walk.

Cosa è la Great Ocean Walk

La Great Ocean Walk e’ un percorso di circa 100 km che si estende a sud di Melbourne, capitale dello stato del Victoria. Parte dalla tranquilla Apollo Bay e arriva ai gloriosi 12 Apostoli, faraglioni in pietra calcarea alti quasi 50 metri ( il numero di queste colonne e’ materia di dibattito; oggi se ne possono contare 8, ma a causa della loro fragilità sono spesso protagonisti di crolli e rotture).

Il percorso si snoda attraverso pascoli, sentieri a picco sul mare e punti panoramici mozzafiato. E’ un trekking molto ben segnalato che da’ grandi soddisfazioni.

La Great Ocean Walk e’ stata attrezzata a partire dal 2001 ed e’ aperta al pubblico dal 2006. E’ gestita dal Parks Victoria che ha il controllo anche sul resto della zona. Quando si affronta il trekking bisogna tenere a mente solo una cosa: rispettare le regole. Parks Victoria e’ molto rigido su questo punto, soprattutto in materia di incendi e inquinamento, quindi, qui come altrove, non farti trovare impreparato e comportati da vero amante della Natura:

  • Portare via i rifiuti
  • Non accendere fuochi
  • Non rimuovere nessun elemento naturale
  • Fare in modo di lasciare dietro di sé solo le proprie impronte!
  • Nei punti previsti, sciacquare gli scarponi negli appositi passaggi obbligati per evitare di trasferire spore da una parte all’altra del percorso. I punti di pulizia scarponi sono ben segnalati e sono dotati di bacinella a spinta per lavarli e di spazzole rotanti per spazzolarli. Il tutto ti prenderà solo 1 minuto.

Come arrivare al punto di partenza

La Great Ocean Walk inizia ad Apollo Bay. Per arrivarci la soluzione più pratica è atterrare a Melbourne e noleggiare un’auto per raggiungere la costa. Apollo Bay si trova a circa 3 ore di auto a sud di Melbourne, lungo un tratto della Great Ocean Road, uno dei percorsi asfaltati più belli del continente.

Dal punto finale della Great Ocean Walk, i 12 Apostoli, si può raggiungere Melbourne in 3-4 ore di auto guidando nell’entroterra.

Non ci sono alternative all’auto privata. Non ci sono servizi di autobus da e per Melbourne e le località sulla costa non offrono servizi di noleggio auto, quindi l’unica alternativa e’ prenderne una a Melbourne e riportarla. Per muoversi tra una tappa e l’altra e’ quindi necessario avvalersi dei servizi privati predisposti in zona. Per contattarli rivolgiti al gestore del tuo alloggio (v. Dove dormire) o guarda sul sito ufficiale .

Per guidare in Australia e’ necessaria la patente internazionale, che si ottiene in motorizzazione (oppure tramite un’agenzia convenzionata) previa presentazione di una foto autenticata, della patente originale e di un modulo apposito, oltre ovviamente al pagamento richiesto. L’emissione della patente (che ha la durata di 1 anno) non e’ immediata quindi e’ meglio farne richiesta con qualche settimana di anticipo.

Quando percorrere la Great Ocean Walk

Il periodo migliore va da ottobre a febbraio, dicembre pero’ rischia di essere troppo caldo e troppo affollato (in coincidenza con il Natale e le vacanze scolastiche locali). Per camminare comodamente, meglio scegliere ottobre o fine gennaio/febbraio. In inverno il tempo può complicare le cose e le piogge potrebbero rovinare l’esperienza. Bisogna considerare che tutta la camminata e’ sul mare e quindi il clima e’ sempre e comunque molto ventoso.

Great Ocean Walk - Il percorso

La Great Ocean Walk inizia dal punto informativo della Great Ocean Road a Apollo Bay, dove e’ possibile acquistare qualche gadget ricordo. Il percorso e’ a senso unico e l’obiettivo e’ uno: i 12 apostoli.

I 104 km complessivi possono essere divisi in 5 o 6 giorni a seconda di quanto si vuole camminare. 5 giorni comunque non impongono ritmi troppo pressanti, soprattutto se si sceglie di partire presto la mattina. Il percorso non presenta difficolta’ particolari, il dislivello e’ molto ridotto e il terreno quasi sempre buono.

La prima spiaggia lungo il percorso e’ Shelly Beach. Qui come in molti altri punti si può scegliere di percorrere il tratto di sabbia o di passare per la variante.

Paesaggisticamente parlando, scegliere le varianti permette di godere di panorami migliori, ma se il mare lo consente anche le spiagge lasciano ricordi indelebili.

Il percorso, ad eccezione del primissimo tratto, attraversa quasi esclusivamente pascoli e foreste. Alcuni terreni sono privati, ma e’ garantito il passaggio per chi cammina. Ricordati di chiudere sempre dietro di te i cancelli per il bestiame!

Arrivati a Point Franklin, puoi scegliere se proseguire lungo la costa o se prendere la variante. Questi punti di scelta sono sempre ben segnalati, l’importante e’ sapere cosa si preferisce/si puo’ fare (v. Avvertenze).

Uno dei migliori scorci lungo la Great Ocean Walk e’ Cape Otway, il faro ancora in funzione più vecchio dell’Australia (1848). Si trova nel punto più meridionale della Great Ocean Road e segna il punto in cui l’Oceano del Sud incontra lo Stretto di Bass tra l’Australia e la Tasmania. L’ingresso e’ a pagamento e permette di raggiungere il faro e di visitare quella che era la casa dei guardiani. E’ presente un negozio di souvenir e un piccolo bar, unico punto di ristoro lungo tutto il percorso. Cape Otway e’ famoso soprattutto per i suoi koala: le piante di eucalipto lungo la strada che conduce al faro ospitano una nutrita comunità di simpatici dormiglioni, che passano la giornata a masticare foglie e a sonnecchiare. Da non perdere!

Obiettivo successivo e’ Station Beach, anche in questo caso con i due percorsi alternativi, a te la scelta.

Aire River Bridge e’ un’area molto frequentata anche dai locali, che lo scelgono per passarci i weekend in tenda o in camper (lo sport nazionale in Australia).

Castle Cove Lookout e’ l’unico punto, ad esclusione del tratto di percorso a Apollo Bay, dove si incrocia la Great Ocean Road. Il punto panoramico e’ quindi frequentato anche da turisti in auto, ma non per questo meno affascinante. Se pero’ vai un po’ più avanti troverai un punto panoramico molto più suggestivo, dotato anche di panchina, ad uso esclusivo dei camminatori!

Dopo Castle Cove viene il tratto di Great Ocean Walk più problematico: Johanna Beach. Se c’e’ bel tempo e la marea non e’ alta non ci sono problemi, anzi, si tratta di una bellissima spiaggia, molto ampia e maestosa. Se pero’ il tempo e’ brutto e/o la marea si sta alzando, meglio prestare moltissima attenzione ed eventualmente attendere che le condizioni migliorino. Ti troverai infatti presumibilmente da solo lungo una spiaggia di almeno 1 km senza vie di fuga facilmente praticabili, e camminare sulla sabbia, con gli scarponi soprattutto, tutti sanno che non e’ ne’ comodo ne’ rapido.

Gli sforzi a Johanna Beach saranno sicuramente ripagati dal tratto di percorso che viene subito dopo, spesso frequentato da famiglie intere di canguri! Ti troverai solo, a pochi metri da canguri allo stato brado, un’esperienza che non capita tutti i giorni!

Dopo Johanna troverai altre spiagge e altri punti panoramici ma nessuno ti darà tante soddisfazioni come quello finale, di fronte ai 12 apostoli. Qualche chilometro prima della fine infatti e’ stata da poco installata una piattaforma per soli camminatori da cui scattare foto con i 12 Apostoli sullo sfondo senza nessun altro turista a disturbarti! Sei a questo punto quasi arrivato. Ai Gibson Steps puoi raggiungere la spiaggia sotto di te e avvicinarti il più possibile ai faraglioni (marea permettendo) mentre il punto di arrivo e’ proprio sulla passerella dei 12 Apostoli, la fine migliore per un trekking cosi’ unico! Il piazzale di fronte ai 12 Apostoli ospita un (poco suggestivo) parcheggio e un bar che vende anche qualche souvenir.

Un consiglio:

Le foto ai 12 Apostoli vengono meglio la mattina, sia per una questione di luce sia perché non avrai il disturbo dei visitatori in pullman. Quindi valuta di andarci una mattina presto (verso le 7 del mattino magari, le piattaforme sono sempre aperte) e scattare foto in pace.

Cosa portare

Il percorso e’ ben segnalato ma non attrezzato. Non troverai acqua, cibo o punti di appoggio, se non al faro di Cape Otway (ingresso a pagamento). Quindi e’ indispensabile dotarsi di adeguate scorte di acqua e cibarie.

Tra gli oggetti da non dimenticare:

  • crema solare e vestiti coprenti: in Australia il sole e’ molto più violento che altrove, perché il famigerato buco dell’ozono e’ proprio da queste parti e quindi non bisogna scherzare con l’esposizione ai raggi;
  • attrezzatura per la pioggia: copri zaini, impermeabili;
  • sacchetti per raccogliere e portare a casa la propria spazzatura;
  • un segnalatore satellitare se vuoi sentirti più sicuro (la copertura telefonica e’ quasi inesistente): in molti casi, il gestore del tuo alloggio ti fornirà un segnalatore per le emergenze, informarsi quindi in anticipo;
  • kit di primo soccorso, soprattutto per slogature e vesciche;
  • strumento per orientarsi con mappe GPX pre-installate.
 

La Great Ocean Walk e’ un percorso molto ben segnalato e organizzato. Essendo a senso unico pero’ e’ raro trovare altri camminatori e quindi e’ bene organizzarsi in modo da essere il più possibile indipendenti e al sicuro.

La flora e’ piuttosto innocua. Non avventurarti ad assaggiare bacche selvatiche e starai tranquillo.

La fauna e’ invece un po’ più problematica, anche se altre zone dell’Australia sono decisamente più complicate. Innanzitutto gli animali che vedrai più frequentemente sono i koala e i canguri. C’e’ pero’ il rischio che avvisti serpenti, da cui stare ben alla larga, e mammiferi come lupi e altri loro parenti. Normalmente non si avvicinano al percorso quindi e’ bene non andare fuori strada e mantenere sempre un occhio aperto, per sicurezza.

In piena estate c’e’ il rischio di incendi. Tenere quindi sotto controllo il sito dei Parks Victoria per eventuali segnalazioni. E’ ovviamente vietato accendere fuochi lungo il percorso.

L’ultimo problema viene invece dall’acqua: il percorso prevede alcune spiagge molto d’effetto, come Johanna o Shelly Beach. E’ bene valutare attentamente l’ora del giorno prima di avviarsi lungo un tratto completamente esposto alle onde del mare, che possono essere veramente violente. Il rischio principale e’ infatti quello delle maree che salgono molto velocemente e potrebbero essere ancora basse all’inizio del tratto sulla spiaggia e arrivare ad essere molto alte prima del termine del percorso. A questo sito e’ possibile conoscere l’orario delle maree (che cambia ogni giorno): . In ogni caso e’ meglio valutare giorno per giorno le alternative possibili: praticamente tutti i tratti di spiaggia offrono anche un’alternativa più sicura da scegliere quando le condizioni meteorologiche o le maree non consentono di intraprendere la spiaggia in sicurezza. L’unica spiaggia che non offre alternative e’ Johanna: in questo caso valutare bene l’ora di arrivo perché e’ una spiaggia molto lunga senza pratiche vie di fuga.

Cosa altro fare in Australia

Nella zona gli unici villaggi abitati sono Apollo Bay e Port Campbell (qualche chilometro dopo i 12 Apostoli), entrambi sulla Great Ocean Road. Sono utili punti di appoggio per l’acquisto di cibo, acqua, ma non hanno molto altro. I negozi chiudono molto presto.

La strada costiera da/per Melbourne e’ molto panoramica: ad esclusione del tratto nei pressi di Melbourne, che corre nell’entroterra, il resto coincide con la Great Ocean Road, a partire da Torquay, via Split Point Lighthouse, Fairhaven, Lorne e Kennett River.

Il punto forse piu’ panoramico e’ Bells Beach, a Torquay, paradiso dei surfisti: Torquay ospita l’Australian National Surfing Museum ed e’ qui che sono nati i marchi di abbigliamento per surfisti Rip Curl e Quicksilver.

Terminata la Great Ocean Walk conviene farsi un giro nel paese, giusto per ammortizzare il costo del biglietto aereo e la fatica di arrivarci. Oltre a Melbourne, 2 giorni almeno, da non perdere i Fitzroy Gardens e i pinguini di St. Kilda, facilmente raggiungibili usufruendo delle onnipresenti piste ciclabili della citta’ piu’ biker friendly!

Dopo di che, si puo’ scegliere di rimanere in zona e andare per esempio a vedere Phillip Island o il Wilsons Promontory Naional Park, oppure di avviarsi verso la costa orientale del Victoriapassando per localita’ come Wahlalla (villaggio di minatori ora quasi abbandonato ma ancora affascinante), Ninety Mile Beach o i laghi salmastri di Gippsland Lakes e Lakes Entrance. Se vorrai rimanere nel Victoria potrai scegliere di percorrere la Great Alpine Road da Lakes Entrance a Wangaratta. In alternativa puoi procedere verso il New South Wales passando per Mallacoota e Eden (e vedere qualche cetaceo se e’ stagione). Da Eden puoi proseguire lungo la costa via Central Tilba, Jarvis Bay e Kiama (da non perdere il Coastal Walking Track), oppure addentrarti e raggiungere Canberra, la capitale dell’Australia (mezza giornata e’ sufficiente, meglio se in settimana perché il weekend si svuota).

L’obiettivo finale e’ Sydney dove le scelte per passare qualche giorno da turisti non mancano certo, dall’Opera House ai giardini botanici, a Bondi Beach (non perdere la passeggiata Bondi Beach-Coogee Beach) e una miriade di alternative a strettissimo contatto con la natura, pur rimanendo in un ambiente urbano.

Come tempistiche, considera 3-4 giorni di viaggio (a ritmo di turista!) da Melbourne a Sydney. In alternativa, ovviamente, puoi prendere un aereo già a Melbourne e avventurarti nel resto dell’Australia, le opportunità di certo non mancano!

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Sempre a zonzo

Sempre a zonzo

Siamo Flavia & Simone e viviamo in Cina da 8 anni dove lavoriamo, viaggiamo e camminiamo. Siamo appassionati di Asia e abitando qua possiamo viaggiare in lungo e in largo attraverso deserti sconfinati, città caotiche, montagne altissime, campi di tè verde smeraldo e albe silenziose. Pur vivendo in una città da 23 milioni di persone, appena possiamo rallentiamo l’andatura e cerchiamo di apprezzare i dettagli e i piccoli piaceri, e il trekking ci permette di farlo nella maniera da noi preferita. Sito web: sempreazonzo.it

2 risposte

    1. Ciao Simona, grazie di averci contattato.

      La Great Ocean Walk è tutta meravigliosa. Qualsiasi tratto tu scelga cadi bene, in ogni caso l’ultima tappa quella che giunge ai 12 Apostoli sicuramente merita.

      Buona Viaggio

      Vincenzo – CEO & Founder Apiediperilmondo.com

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