Se non avete ancora programmi per l’Ultimo dell’Anno e volete partire per un’avventura particolare, dalla Svezia potrebbe arrivare l’idea adatta a voi: si tratta dell’Årsgång, ovvero la tradizionale camminata propiziatoria di inizio anno che anima i ricordi, più o meno piacevoli, dei più anziani; un famoso rituale, circondato da un alone di magia, che trae le sue origini da antiche usanze del XVII secolo e che, ciclicamente, viene rivissuto da tutti coloro che desiderano trovare risposte riguardo al futuro.
Secondo la leggenda, infatti, questo è il momento dell’anno in cui è possibile vivere un’esperienza unica a metà tra la realtà e la fantasia e, attraverso di essa, conoscere il proprio destino; non proprio “una passeggiata”, in realtà, nonostante il nome la evochi, che richiede anche una certa dose di coraggio e di intraprendenza: in una sorta di vagabondaggio solitario, il viaggiatore si addentra nei boschi senza alcun riferimento, guidato solo dal proprio istinto, alla ricerca di velati segnali o creature misteriose che possano indicargli la strada o, al contrario, metterlo di fronte a sfide fisiche, mentali e spirituali.
Nessuno può sapere cosa gli riserverà la sorte, ma di sicuro sarà un viaggio indimenticabile, soprattutto se dovesse incontrare uno dei personaggi presenti nei racconti di chi si incamminò in precedenza, come ad esempio: il “Mylingen”, lo spirito di un bambino abbandonato che chiede cibo per nutrirsi, o il cavallo del ruscello, che ammalia i piccoli facendoli salire sulla sua groppa per poi gettarli in acqua, o l’huldra, una ninfa simile ad un albero che volge i suoi favori solo a pochi eletti, ma anche esseri più amichevoli, come nani o elfi.
Certamente un modo alternativo di celebrare la fine dell’anno e un’occasione per mettersi alla prova, immergendosi totalmente nell’oscurità che caratterizza questo periodo, sia materiale che simbolica, per sondare la parte più buia, ambigua, inquietante dell’esistenza: un’iniziazione che prevede il passaggio nelle tenebre per scoprire la luce.
Coloro che decidono di intraprendere la “Year Walk” devono, però, stare ad alcune regole precise: essere a digiuno e motivati da una profonda serietà, non salutare nessuno, parlare o ridere con alcuna persona durante il percorso, non accendere o guardare falò per l’intero giorno.
La camminata dovrebbe concludersi sempre in un cimitero o nei pressi di una chiesa. Al termine dell’Årsgång, il camminatore potrebbe avere delle particolari visioni: una processione di ballerini in abiti da cerimonia, fantasmi, tombe, piccoli uomini che trasportano carri carichi di fieno, taglialegna e altre rappresentazioni metaforiche, a significare più o meno fortuna per l’anno a venire.
Il mito narra, inoltre, che all’intrepido viaggiatore che riuscisse nell’impresa di effettuare il rituale per sette anni consecutivi è riservata una prova finale: il duello con un uomo a cavallo che tiene in bocca una staffa e che andrebbe disarmato con destrezza al fine di dimostrare di avere acquisito la conoscenza di tutte le cose che sono nascoste e avere, quindi, la capacità di predire il futuro.
Forse non sarà rassicurante come un viaggio di gruppo per Kyoto o interessante come lambire le coste del Fishermen’s Trail, non avrà le caratteristiche di un classico viaggio a piedi, ma senza dubbio potrebbe essere il cammino più insolito della vostra vita.