Da Mieres a Oviedo lungo il Cammino di San Salvador
Il cammino parte in salita. Dall’albergue di La Peña una lunga e noiosa strada asfaltata ci guida in una serie di piccoli caseggiati ormai quasi disabitati, fino a raggiungere la località di Olloniego, dove un bar, fortunatamente aperto, ci permette di prenderci un caffè.
Siamo esattamente a metà strada, la nebbia è scomparsa, e finalmente sentieri e paesaggi collinari prendono il posto dell’asfalto. Attraversiamo pascoli, prati in fiori, e cominciamo a vedere in lontananza i primi palazzi, e con essi l’intera città. Oviedo è vicina, il passo si galvanizza, e in poco tempo siamo in periferia.
Le frecce gialle ci conducono in centro città, non prima però di essere passati davanti all’albergue municipale, dove qualche pellegrino già aspetta di entrare (lunga attesa fino alle 15:00).
Oviedo, la città e la Cattedrale
Pochi minuti e siamo davanti alla Cattedrale di San Salvador. Foto di rito con la sua dama di bronzo in Plaza Alfonso II e si entra per l’ultimo timbro. Siamo nel luogo in cui tutto è iniziato, la piazza da dove il re e i suoi uomini sono partiti alla volta di Santiago per onorarne la tomba e farne quel simbolo di lotta cristiana contro gli invasori arabi.
Appena dentro incrociamo il nostro amico Gregorio che sta uscendo, col quale ci diamo appuntamento per pranzo. La ragazza allo sportello ci invita ad entrare per il sello e la Salvadorana, che riceviamo nella sezione Shop della Cattedrale al costo di 4 euro.
Fortunatamente questo ci permette di visitare l’edificio e i suoi tesori senza pagare l’entrata. É d’obbligo una visita alla Camara Santa, dove insieme alla Cruz de la Victoria (simbolo delle Asturie, tanto da comparire in giallo sulla sua bandiera a fondo azzurro) e ad altre reliquie, riposa il Sacro Sudario del volto di Cristo, ragione della nascita del Cammino di San Salvador.
All’uscita, sulla nostra destra, un cartello e una targa a terra indicano la direzione da seguire sia per il Cammino della Costa che per il Cammino Primitivo.
Gregorio ci aspetta al bar per una birra e un bicchiere di vino. Dopo pranzo, anche qui menù del pellegrino, ci salutiamo. Il giorno dopo si parte, noi per Santiago, lui per la sua Barcellona, e l’abbraccio è forte.
Andiamo in albergo ad appoggiare i nostri zaini e ci rituffiamo subito tra le vie di questa spendida città. Oviedo è stata davvero una bellissima sorpresa, e appena possibile non perderemo l’occasione per farle nuovamente visita.
Domani si riparte lungo il cammino primitivo …