Tabella dei Contenuti
DATI TECNICI
Inizio: Irun – Hondarribia
Fine: Santiago de Compostela
Lunghezza: 850 Km
Tracciato: Asfalto – Sentieri – Sterrato – spiaggia
Difficoltà: Turistica Escursionistica
Tempo Stimato: 30 – 35 giorni
Periodo Consigliato: Maggio – Ottobre
Segnaletica: Freccia gialla e concha
Cammino del nord nel Pais Vasco – 190km / 7 giorni
190km da Irún a Pobeña lungo suggestivi paesaggi costieri, dove la natura si intreccia a città ricche di fascino ed eleganza, nell’eccezionale cultura basca.
I primi passi come pellegrini li facciamo nell’inconfondibile territorio basco, Euskadi in lingua basca. La sua unicità rispetto al resto della Spagna ci permette di conoscere una realtà inedita e particolare.
Attraverso il cammino ci immergiamo tra le valli e le colline più interne, seguendo il corso di fiumi che dalle montagne si tuffano nel golfo di Biscaglia.
Non ci allontaniamo però mai dalle sue coste frastagliate e dalle alte scogliere, accanto alle quali percorriamo la maggior parte dei 190km baschi.
Ufficialmente il cammino del nord, o cammino della costa, inizia dalla città di Irún, nella regione di Gipuzkoa.
La prima freccia la troviamo sul lato spagnolo del Puente de Santiago, che dall’altro lato prende il nome di Pont Saint-Jacques. Questo unisce in prossimità dell’estuario le due sponde del río Bidasoa, confine naturale tra Spagna e Francia.
A pochi chilometri da Irún, affacciato sul mare, c’è Hondarribia, che da molte guide, soprattutto basche, viene indicata come luogo di partenza del cammino, nonostante manchi un albergue per pellegrini.
Salite panoramiche
Ogni tappa è caratterizzata da un continuo sali e scendi, e anche se in alcuni punti i dislivelli sono impegnativi, non superano quasi mai i 200m.
Cammino impegnativo per i continui sali e scendi, regala però viste panoramiche uniche. Le salite più belle sono quella del Santuario di Guadalupe, la salita degli alpinisti e quella al Faro de la Plata.
É vero che tutte le salite regalano una certa dose di soddisfazione una volta arrivati, ma alcune ci permettono anche di godere di viste panoramiche stupende. Tra queste troviamo:
- Salita al Santuario di Guadalupe, comune di Hondarribia, dopo 150m in poco più di 1km si ammira la baia di Txigundi sotto di noi.
- Salita degli “alpinisti” dopo il Santuario di Guadalupe. La vista delle colline attorno è spettacolare. Davanti a noi anche le antiche e diroccate torri di Erramuz e Santa Barbara, e le rovine del castello di San Enrique.
- Salita al Faro de la Plata, sul monte Ulía, dopo Pasai Donibane. Punto di osservazione privilegiato per l’antica caccia alla balena, offre una panoramica sulla baia, le scogliere a picco sul mare e l’oceano di fronte a noi. Davvero uno spettacolo incantevole.
Clima nel Pais Vasco
Il clima è quello tipico delle regioni oceaniche. Le temperature sono moderate sia in inverno – non si va mai sotto gli 0° – che in estate – le massime non superano i 26°. Visto poi l’alto tasso di umidità, troverete sicuramente la tipica pioggerellina che i baschi chiamano Txirimiri.
Città lungo il Cammino del Nord nel Pais Vasco
Molte delle principali città che via via incontriamo lungo il cammino rivestono una grande importanza per l’intero País Vasco.
Per motivi strategici di ordine economico e difensivo, esso promosse nell’antichità la nascita di nuclei urbani lungo le vie d’acqua, all’altezza di estuari, insenature e promontori. Il cammino ce ne fornisce numerosi esempi.
Molte tra le più belle città del Pais Vasco sorgono accanto a fiumi e mari. Ne sono un esempio Hondarribia e Irún, luoghi di partenza del Cammino del Nord; San Sebastian e la sua spiaggia de La Concha; gli antichi porti di Zarautz e Getaria; la Guernika del famoso Picasso; e infine la modernissima Bilbao col suo Guggenheim.
Hondarribia e Pasai Donibane
Irún e Hondarribia sono le prime città che rispondono a questa logica.
Hondarribia soprattutto, come accesso più settentrionale della penisola e porto commerciale tra i più famosi d’Europa, fu spesso protagonista di battaglie e assedi, oggi testimoniati dalle alte mura e dalla particolare architettura del palazzo reale.
Meta turistica importante, non dimentica le sue tradizioni, come nel caso della processione al Santuario di Guadalupe che ogni 8 settembre attira migliaia di persone.
Un piccolo paese anch’esso nato sul mare e sviluppatosi all’interno di un’insenatura è Pasai Donibane. Luogo di grande fascino, seppe attrarre l’attenzione dello scrittore drammaturgo Victor Hugo, che durante la sua permanenza la descrisse così: “ lugar magnífico y encantador, como todo cuanto tiene el doble carácter de la alegría y de la grandeza”.
San Sebastian – Donostia
San Sebastian-Donostia, distante da Donibane pochi chilometri e capoluogo di Gipuzkoa, è una città abbastanza grande che deve la sua fama alla cosiddetta spiaggia de La Concha. Baia dalla particolare forma a conchiglia, racchiude al centro un verdissimo isolotto.
Fiorita nel XIX secolo, dopo che la regina Maria Cristina di Spagna la scelse come residenza estiva, la cosiddetta Perla dell’Oceano ha saputo nel tempo mantenere alto il proprio valore culturale.
Simbolo di mondanità ed esclusività, e polo turistico d’eccezione, ospita oggi il Festival internazionale del cinema, ristoranti stellati, palazzi d’epoca ed edifici avanguardisti.
Zaraut e Getaria
Zarautz appare come una San Sebastian in miniatura. Antico porto per la caccia alla balena, ospita sulle sue spiagge tanti amanti del surf, del buon cibo e della movida spagnola.
A pochi chilometri sorge Getaria, un tipico paesino di pescatori, che pur non attraendo turisti in cerca di mondanità, racchiude un grande valore storico.
Guernika
Lasciamo il mare ed entrando nella regione di Vizcaya ci incamminiamo nelle zone più interne, dove spicca per importanza la città di Guernika-Lumo.
Diventata famosa in tutto il mondo grazie all’opera di Pablo Picasso, “Guernika” appunto, essa possedeva già grande valore per il popolo basco, che proprio lì aveva visto secoli prima delinearsi la propria autonomia giuridica e amministrativa.
Bilbao
Bilbao poi, capoluogo della regione e ultima città degna di nota, è assolutamente da visitare. Nata sul fiume Nervión, a pochi chilometri dall’oceano, è oggi col suo Guggenheim il simbolo della Spagna del XXI secolo, dove il passato si incontra con la voglia di futuro. É cultura, movida, gastronomia, ma è soprattutto qualità della vita.
Lasciamo Bilbao e ci dirigiamo verso la vicina Portugalete, una città sul mare famosa per avere il ponte trasportatore più antico del mondo e ancora pienamente funzionante.
Sulla strada per Portugalete un altro ponte attirerà la nostra attenzione, non per le dimensioni, perché ad un unico arco, né per l’architettura, molto semplice, ma per la leggenda che gli aleggia intorno e che ancora oggi gli vale il titolo di Puente del Diablo.
Pochi chilometri di costa e ci lasciamo le terre basche alle spalle. Stiamo per iniziare un nuovo cammino nella Comunidad autónoma de Cantabria.
Scorcio sulla cultura basca- euskera
La cultura di un popolo si può capire attraverso la sua lingua, perché è questa che ne plasma l’aspetto e che ci mostra i suoi cambiamenti nel tempo.
Quella euskera condivide con poche altre al mondo la particolarità di essere linguisticamente un idioma isolato, unico, la cui origine non è quindi associabile o derivabile a nessun’altra lingua conosciuta.
Insegnata nelle scuole e diventata in Spagna lingua co-ufficiale dopo la dittatura franchista, appare oggi nei cartelli stradali, sugli articoli di giornali, nei negozi.
Essa è il collante del popolo basco, lo strumento per unire culturalmente ciò che i confini nazionali e regionali dividono geograficamente.
La Comunidad Autónoma Vasca, la Comunidad de Navarra e la piccola regione francese dei Pirenei Atlantici, rappresentano infatti un’unica comunità, che vive di una coscienza identitaria fortissima.
Ne è un esempio la bandiera basca, Ikurrina, che rossa, bianca e verde, la vediamo sventolare dai balconi delle case e dei palazzi istituzionali, o appese dietro i banconi dei bar. E le feste, il folklore, gli abiti tradizionali ovunque si assomigliano.
Il cammino del nord ci permette quindi di sbirciare su una cultura, quella basca, assolutamente unica.
Cammino del Nord in Cantabria – 185 Km / 7 giorni
Il Cammino del Nord in Cantabria: 185 km da Ontón a Unquera, tra città storiche ed emozionanti paesaggi di terra e mare.
Paesaggio sul Cammino del Nord in Cantabria
Il Cammino del Nord in Cantabria attraversa luoghi e paesaggi davvero unici. Accade spesso di ritrovarci completamente immersi nella natura, di camminare su strade sterrate ed erbose, magari tra campi agricoli e animali al pascolo, in mezzo a boschi e colline.
Per quanto belle siano le zone interne, è la vista del mare e delle sue alte scogliere ad incantarci. Affondare letteralmente i piedi nella sabbia dorata, dare conforto alle fatiche con l’acqua fredda e salata del mare, concedersi un tuffo a fine tappa, o solo ammirarne dall’alto la bellezza.
La strada che conduce ad Islares è questo: un prato verde che accarezza le scogliere, che alte, si buttano a picco in un mare intensamente blu, donandoci un’emozione davvero incredibile.
Le alte scogliere a picco sul mare, i prati verdi e la sabbia dorata fanno del Cammino del Nord in Cantabria un’esperienza unica.
A Santoña la Reserva Natural de las Marismas rappresenta, coi suoi 6.600 ettari, uno dei più importanti gruppo di paludi della Spagna, un delicato ecosistema che ha, nella varietà di specie degli uccelli migratori, la sua forza.
Col susseguirsi dei chilometri il paesaggio collinare dietro di noi si fa montagna.
Ci avviciniamo ai Picos de Europa, che con le loro cime innevate, donano a San Vicente de la Barquera uno spettacolo mozzafiato. Alte e vicinissime al mare, sembrano ancora più imponenti e maestose, e ci accompagnano fin oltre il confine con le Asturias, distante pochi chilometri.
Varianti e consigli di viaggio
Durante il cammino troviamo numerose varianti al tragitto ufficiale. Alcune ci danno l’opportunità di risparmiare tempo e fatica, ma a costo di chilometri d’asfalto invece di sentieri erbosi. Altre volte invece, come la variante costiera verso Somo, ci offrono uno spettacolo decisamente migliore del tragitto ufficiale.
Scegliete con accortezza e spirito d’avventura, e ricordate che il cammino non è schiavo della fretta e delle scorciatoie, ma della gioia e delle emozioni che proviamo percorrendolo.
Una variante che mi sento di proporvi, e che non troverete da nessun’altra parte, è quella che da Santoña porta alla playa de Berria.
Il tratto ufficiale è lungo 3,5 km e “costeggia” il fiume Boo, mentre la strada alternativa è di circa 7 km più lunga e coincidendo con un tratto della Ruta del Monte Buciero, costeggia dal versante oceanico tutta la penisola, passando per i fari de Caballo e del Pescador.
Il dislivello può spaventare, coi suoi 400m tra salita e discesa, ma il panorama ripaga senza dubbio la fatica.
A parte questa deviazione, i dislivelli sono dolci, quasi inesistenti, e le poche salite sono sempre in falso piano. Un cammino facile quindi, che se lo desideriamo ci permette di allungare di qualche chilometro la distanza giornaliera.
A San Vicente de la Barquera le classiche frecce gialle non sono le sole che vediamo. Frecce rosse infatti, accompagnate dalla tipica croce rossa cantabrica, indicano l’inizio di un altro cammino, quello Lebaniego, che lungo 72 km si inoltra nel cuore della Cantabria.
Tracce di passato..Paleolitico lungo il Cammino del Nord
La Cantabria, come tutta la fascia costiera della Spagna settentrionale, è ricca di siti archeologici risalenti all’era paleolitica, tra cui uno dei più importanti è di certo Altamira.
A soli 2,5 km da Santillana del Mar, il Cammino del Nord ci passa proprio accanto, offrendoci l’imperdibile occasione per visitarlo. Anche conosciute come la Cappella Sistina del Quaternario, le Cuevas de Altamira custodiscono pitture rupestri datate 13-35 mila anni, estese in oltre 270m di ampiezza, perfettamente conservate e di grande rilevanza tecnica e artistica nel panorama internazionale.
Anche Comillas ospita, a 3 km dal centro, importanti manufatti rupestri nelle Cuevas de La Meaza, con pitture datate 18mila anni, ma ci è proibito purtroppo visitarle, almeno per ora.
Città: le Cuatro Villas del Mar, e non solo, dal Medioevo ad oggi
Durante i primi secoli della Reconquista cristiana contro gli invasori musulmani, gli equilibri di potere nella penisola attraversarono molteplici tentativi di assesto.
Quando nel XII secolo León si divise dal Reino de Castilla, il re castigliano Alfonso VIII creò una fratellanza di città marinare con lo scopo di controllare le coste e di avviare una proficua politica economica e commerciale.
Castro Urdiales, Laredo, Santander e San Vicente de la Barquera divennero così le Cuatro Villas del Mar, con tali diritti e privilegi da conferirgli nel tempo grandissimo potere e ricchezza.
Castro Urdiales
Castro Urdiales, antica colonia romana denominata Flavióbriga, conserva sul verde promontorio i resti del suo glorioso passato. Tra questi il castello, oggi adibito a faro, il ponte medievale, la chiesetta di Santa Ana e la maestosa Santa Maria dell’Assunzione, il gotico meglio riuscito di tutta la Cantabria. Oggi rinomata città turistica e balneare, deve il proprio successo alle sue larghe spiagge e all’ottima tradizione gastronomica.
Laredo
Altrettanto turistica e mondana, soprattutto in prossimità del porto e delle sue spiagge, è la piccola cittadina di Laredo. Cinta da mura, il Cammino vi passa attraverso, varcando in particolare la Porta di Bilbao, o Porta di San Lorenzo.
Un centro storico ricco di di viuzze, antiche case signorili e la chiesa gotica dell’Assunzione.
Se vi capita di trovarvici l’ultima settimana di agosto non perdetevi la Batalla de Flores, una sfilata di carri mascherati composti da petali e fiori. Dal 20 al 23 settembre si festeggia invece lo sbarco di Carlo V del 1556 con una scenica rappresentazione in costume.
Santander
Anch’essa strettamente legata a un ricco e florido passato di commerci, Santander ha saputo sfruttare la propria bellezza paesaggistica per trasformarsi nella rinomata destinazione turistica che è oggi.
Nei primi anni del Novecento venne scelta dalla monarchia spagnola come residenza estiva. La penisola de La Magdalena, dove sorge il palazzo reale, è incantevole, e così pure le spiagge dorate e il mare cristallino.
Il vento ne fa una rinomata meta per gli amanti del surf e della vela, mentre i verdi prati attirano ogni anno molti appassionati di golf. Un’ampia offerta culturale incontra i più svariati interessi, dal teatro, alla musica, all’arte, all’archeologia, e con l’avanguardista Palazzo Botín, ideato dall’architetto italiano Renzo Piano, anche all’architettura.
Feste ed eventi musicali colorano le estati di Santander, facendone una realtà davvero viva e dinamica.
San Vicente de la Barquera e inizio del Cammino Lebaniego
Di tutt’altro genere è l’ultima delle Cuatro Villas del Mar, San Vicente de la Barquera, un luogo molto intimo e suggestivo.
Le sue spiagge, lontane dalla città e adagiate su un mare stupendo, appaiono immerse in una natura brulla e incontaminata.
Forse Portus Vereasueca all’epoca romana, la città vecchia conserva ancora i resti delle antiche mura, il castello di San Vicente e la chiesa fortezza di Nuestra Señora de los Ángeles, del XIII secolo in stile gotico.
Suggestive le rovine dell’antico convento di San Luis, ormai in perfetta armonia con la vegetazione intorno, che ancora conserva parte della chiesa e del chiostro.
Un ponte unisce le sponde di una cittadina di mare incorniciata in uno dei paesaggi più affascinanti del cammino, con le maestose cime innevate dei Picos de Europa a farne da sfondo.
Altre città sono assolutamente degne di nota, nonostante non appartengano alla fratellanza commerciale prima citata.
Santoña
Santoña in primis, città marinara ai piedi del monte Buciero, è oggi una meta turistica e balneare importante, e basa la propria economia sulla pesca e l’industria conserviera, di cui è la prima per importanza del mar Cantabrico.
La presenza di forti e fortificazioni testimoniano la grande rilevanza strategica del suo porto in epoca passata. La chiesa gotica di Santa Maria del Puerto, del XIII secolo, sorge inoltre sull’antico monastero che primo in queste terre influenzò la nascita di successive chiese e nuclei urbani.
Se parliamo di curiosità, due legano questa città a un evento fondamentale, la scoperta dell’America:
- Juan de la Cosa, cittadino di Santoñ e cartografo eccezionale, diede un contributo talmente ampio alla cartografia marina di quell’epoca che fu di certo fondamentale per scoprire il Nuovo Continente.
- alcuni storici ipotizzano che fu proprio Santoña a dare alla luce la caravella Santa Maria.
Comillas
Comillas non ha un passato medievale, ma anzi si lega alla pesca, alla caccia alla balena e all’agricoltura.
Il suo momento di massimo splendore lo ebbe proprio sul finire del XIX secolo, grazie a Don Antonio López. “Indiano” e nominato Marchese per il suo contributo alla guerra cubana, avvia numerosi investimenti nella città, tra cui la prima illuminazione pubblica di Spagna.
Frequentata da altri nobili e aristocratici, vede la nascita di numerose opere e palazzi, tra cui il Palacio Sobrellano, la cappella Panteón, El Capricho di Gaudì, e, in cima alla collina, l’Università Pontificia.
Una storia originale circola intorno alla chiesa di San Cristóbal, secondo cui furono gli stessi cittadini a costruirla, dedicandosi all’opera un giorno alla settimana.
Santillana del Mar
Infine la bellissima Santillana del Mar, un borgo medievale perfettamente conservato e reputato uno dei puebli più affascinanti di tutta la Spagna.
La Colegiata Románica de Santa Juliana è uno splendore, ma non sono da meno le stradine acciottolate, i balconi in legno, i giardini, i caratteristici angoli della città. Davvero un luogo sereno e piacevole dove trascorrere qualche ora.
Enogastronomia in Cantabria
La Cantabria è una regione con una straordinaria varietà di ambienti: mare, colline e alte montagne. Di conseguenza anche la gastronomia presenta ingredienti e piatti tra loro molto diversi.
I frutti del mare, come crostacei, molluschi, merluzzo, sardine, e moltissimi altri, rappresentano una risorsa fondamentale per piatti tipici.
- Rabas de calamares, frittura di calamari.
- Anchoas, acciughe sott’olio.
- Marmita de bonito, sgombro con patate, cipolla e peperone.
Regione di mare, la Cantabria offre soprattutto specialità di pesce. I tanti allevamenti però offrono sia carne di vitello e maiale, sia una vasta varietà di formaggi.
Molto usata anche la carne, sia di vitello che di maiale. Quest’ultima è l’ingrediente principale di un tipico piatto cantabrico, il cocido montañés, preparato con costolette, sanguinaccio e salsiccia accompagnate da fagioli bianchi e verza.
Grazie all’abbondanza di pascoli e allevamenti all’aperto, il latte e i suoi derivati sono ovunque molto buoni e prelibati. Tre i formaggi DOP: il formaggio di Cantabria, quello della valle di Liébana e quello col sapore più inteso di Bejes.Tresviso.
Tipici dolci cantabrici sono le corbatas de Unquera, le polkas de Torrelavega e le Pantortillas de Reinosa.
Il Cammino del Nord nelle Asturie – 250 km / 9 giorni
Il cammino del nord nelle Asturias: 250km da Colombres – Figueras.
Paesaggio sul Cammino del Nord nelle Asturie
La bellezza paesaggistica e naturale di queste terre è indiscutibile, e il cammino, con a sud le bianche vette dei Picos de Europa e a nord un litorale tra i più belli, ce ne mostra un’ampia fetta.
Alcune spiagge, come la playa de Celorio e la playa de San Antolín tra Llanes e il fiume Bedón, le attraversiamo durante il cammino. Molte altre distano dal tracciato qualche chilometro. Quella in assoluto più bella è la playa del Silencio di Castañares, sia per il mare cristallino e il fascino della caletta, sia per l’eccezionale apertura panoramica sulla tipica costa frastagliata del nord della Spagna.
Magnifica la Playa del Silencio a Castañares, che però costringe a una deviazione. Poche le grandi città, quindi viaggiare sempre con cibo e acqua di scorta.
Varianti e consigli di viaggio
Il Cammino del Nord nel Principado de Asturias si sviluppa in gran parte sulla costa o a pochi chilometri di distanza, parallelamente ad essa.
Nonostante le Asturias siano dominate dalle alte vette della Cordigliera Cantabrica e dei Picos de Europa, il cammino non le attraversa, offrendoci un percorso quasi interamente in falso piano.
L’unico dislivello impegnativo che dovremo affrontare è all’altezza di Niévares, con una salita e una discesa di 300m in 2,5 km.
Il Cammino del Nord nelle Asturie si sviluppa quasi interamente in falso piano, tra sentieri e tratti d’asfalto. Per fortuna tante le varianti, che ci offrono strade più panoramiche.
Il cammino attraversa paesaggi pianeggianti e aperti, tra animali al pascolo e piccoli puebli, tra pochi tratti boschivi e alcuni meravigliosi tratti di costa.
Purtroppo questi sentieri di terra e prato lasciano il posto a lunghi tratti d’asfalto, a volte molto trafficati e pericolosi.
Per questo motivo ogni volta che il cammino ci offre una variante più bella, immersa nella natura e lontana dalla strada, noi la imbocchiamo senza riserve, confortati anche dal fatto che le distanze chilometriche non variano rispetto al tragitto ufficiale.
Il cammino attraversa poche grandi città. Per la stragrande maggioranza affianca piccoli puebli e nuclei urbani, spesso senza bar o ristoranti, così da costringerci a viaggiare sempre con un’ampia riserva di cibo e acqua.
Una variante per Oviedo e il Cammino Primitivo all’altezza di Villaviciosa ci permette di inoltrarci in zone più interne e di raggiungere Santiago da una via alternativa.
I Bufones de Arenilla, un fenomeno naturale incredibile
La costa asturiana è anche famosa per i suoi Bufones de Arenillas, un fenomeno naturale che nel suo genere è il maggiore della costa orientale.
A 2,5 km da Vidiago, lungo la variante costiera che da Pendueles arriva a Llanes, numerose crepe caratterizzano la scogliera, così profonde da comunicare con il fondale marino attraverso una sorta di “camini”.
Quando il mare è grosso e agitato, una grande quantità di acqua viene spinta contro le rocce e risucchiata con molta forza in questo camino. Questo, incanalandola, produce una pressione tale da farla esplodere in superficie attraverso le crepe della roccia, creando un altissimo sbuffo d’acqua, e un suono simile ad un fischio.
“Bufido” (sbuffo) infatti è all’origine del nome del fenomeno, e qui ha addirittura raggiunto, in certe occasioni, i 40 m d’altezza.
Un passato non solo paleolitico, ma addirittura giurassico.
Ricca di fiumi e grandi estuari, la costa ha attirato gruppi umani fin dall’antichità, e molti sono oggi gli studi e le testimonianze archeologiche a sostegno.
Tra i manufatti e i luoghi dell’era Paleolitica troviamo le grotte di Tito Bustillo, situate a Ribadesella.
Datata 3000-5000 a.C possiamo vedere inoltre la necropoli sul Monte Areo, famosa per conservare tumuli e dólmen, (termine che indica un particolare monumento funerario).
Nella zona di Llera, a qualche chilometro da Llanes, si trova un luogo tra i più significativi, quello che ha ospitato la più alta concentrazione umana d’Europa.
Ma possiamo andare ancora più indietro nel tempo, addirittura all’era Giurassica. Un gruppo di archeologici ha infatti scoperto importanti tracce organiche nelle rocce costiere. Per questo motivo il tratto che da Ribadesella va all’estuario del fiume Villaviciosa, è stato rinominato “Costa dei Dinosauri”.
Le città sul Cammino del nord nelle Asturie e il loro passato
L’estuario di un fiume è un luogo strategico dove costruire una città. Le acque fluviali permettono di trasportare facilmente le merci, e garantiscono maggiore protezione al nucleo urbano e al suo porto, non essendo questi totalmente esposti ai pericoli dell’oceano.
Il commercio marittimo e la pesca sono stati la forza motrice dello sviluppo di questo genere di città. Gli hanno permesso di prosperare fin dall’epoca romana, e man mano crescere e cambiare fino ai giorni nostri.
Ribadesella per esempio, con un passato economico nella cantieristica navale e nella pesca, soprattutto di balene e salmoni, ha visto il primo nucleo urbano sulla sponda destra del fiume Sella. Ha dovuto attendere secoli prima di espandersi sulla sponda sinistra, ora occupata da quartieri moderni e signorili.
Avilés, posta su un largo canale, fu, fin dal IX secolo, il porto di Oviedo, allora capitale del regno. Fù così che si aggiudicò l’importantissimo monopolio sul commercio del sale.
Ma è Gijón a spiccare per importanza. Popolata dai “cilúrnigos” prima che dai romani, che la abitarono fino alla caduta dell’Impero, ospitava nel Medioevo il porto più importante del Regno asturiano. Qui possiamo ancora oggi ammirare, sul promontorio di Cimadevilla, un ricco nucleo storico-monumentale.
La grave crisi di inizio XIX secolo costringe molte persone ad emigrare. Coloro che dopo decenni tornano, i cosiddetti “indianos”, contribuiranno a rilanciare l’economia di questi luoghi, portando benessere e nuove prospettive per il futuro.
XX secolo e nuove prospettive per il futuro
Oggi queste città portano i segni di una storia più recente, condivisa da quasi tutta la costa asturiana.
All’inizio del XIX secolo, con l’occupazione napoleonica e le guerre europee, la loro economia entrò in grave crisi. Molti giovani e famiglie si videro costrette ad emigrare. Cuba, Messico, Argentina e Venezuela le mete principali.
Quando, sul finire dello stesso secolo, i figli e i nipoti di questi immigrati tornarono nelle terre dei loro progenitori, portarono con sé molte delle ricchezze che avevano conquistato come banchieri o industriali, soprattutto del settore del tabacco e tessile.
Chiamati “indianos” dalla gente del posto, rappresentarono ovunque una risorsa incredibile. Portarono non solo benessere, investimenti industriali e infrastrutturali, e donazioni, ma anche un rilancio urbanistico più moderno e signorile. I loro nomi vivono nelle memorie locali, scritti sulle targhe di palazzi, fondazioni, musei, teatri.
La città di Colombres ospita anche un museo a loro dedicato: la Fundación Archivo de Indianos e il Museo de la Emigración.
Una piccola curiosità riguardante la Guerra Civile: tra il 1936 – 1939 a Cué, una località a 3km da Llanes, si trovava stanziata in un aerodromo la legione tedesca CONDOR.
Oggi si guarda al futuro, e si comincia a puntare su turismo e terzo settore. Avilés ad esempio, col suo avanguardista Centro Niemeyer, ha voluto dare un forte segnale di riscatto dopo che la sua industria siderurgica e carboniera ne aveva compromesso la salute ambientale. Nel 1981 era stata infatti nominata la seconda città più inquinata d’Europa.
Enogastronomia nelle Asturie
L’enogastronomia lungo il Cammino del Nord è molto simile in tutta la costa atlantica spagnola. La vicinanza al mare plasma la scelta degli ingredienti, facendo del pesce, soprattutto di merluzzo, salmone e molluschi, il protagonista di moltissimi piatti.
Chiamata “el país de los quesos” produce molti formaggi, sia di latte vaccino che di capra. Il più famoso è un prodotto DOP, il Cabrales, che fatto con latte di capra ha un odore e un sapore molto forte con piccole venature di muffa.
Uno dei piatti tipici asturiani, preparato in tutto il principato, è la Fabada, una zuppa di fagioli, chorizo, sanguinaccio, prosciutto crudo e pancetta.
Tra i dolci, oltre allo spagnolo Arroz con leche, che qui viene arricchito con del caramello, spicca la mela come ingrediente principale, usata anche per creare la sidra, un sidro locale non molto alcolico.
Feste e folklore
Spagna è per tutti sinonimo di feste e folklore, luogo in cui la religione si mescola ad eventi e fenomeni mondani.
Uno dei migliori esempi è la Festa delle Piroghe. Si tratta di una gara di fama internazionale, che vede gareggiare un gran numero di piroghe lungo i 17 km del fiume. L’appuntamento è ogni primo sabato di agosto a Ribadesella.
l Cammino del Nord in Galicia – 200 Km / 8 giorni
Il cammino del nord in Galicia: 200 km da Ribadeo a Santiago, per un viaggio immersi in musiche, profumi e luoghi dal sapore mistico.
Paesaggi sul Cammino del nord in Galicia
Il Cammino del Nord in Galicia è molto diverso rispetto al resto del tragitto. Colline e montagne prendono il posto dei tanti paesaggi costieri e delle ampie distese pianeggianti che dal País Vasco abbiamo imparato ad apprezzare e ammirare.
Lungo il tragitto incontriamo moltissimi ponti medievali, spesso a un solo arco, e una struttura tipica di queste zone chiamata Hórreo. Granaio in pietra o in legno, l’Hórreo ha pareti bucherellate per una maggiore ventilazione dell’interno. Sollevato da terra, evita poi che entrino animali e che il grano si impregni dell’umidità del terreno.
Il paesaggio in Galicia si colora di una natura ribelle, autentica, che col silenzio dei suoi tanti boschi ci regala un cammino più intimo e solitario.
Ora però la natura che attraversiamo non è più ordinata, composta e dominata, ma ribelle, allo stato brado quasi, così autentica da dare al nostro cammino un senso più profondo.
Un verde intenso riempie i nostri sguardi, tra i fitti boschi, spesso di eucalipti, i prati e la vegetazione che si riflette sui tantissimi rivoli e fiumi che attraversano queste terre.
Perché è l’acqua, il clima così umido e piovoso, a rendere così intensi i colori e i profumi della natura.
E sono tutti questi elementi insieme a creare il silenzio, ad attutire i rumori e a donarci, giusto alla fine del nostro cammino, un incontro più intimo con noi stessi.
Varianti e dislivelli
Il cammino si sviluppa nelle zone più interne della regione. Calpesta piste di terra, sentieri nel bosco, un tratto di calzada romana appena fuori Ribadeo, e a volte la statale.
Dislivelli più impegnativi, clima con abbondanti piogge e piccoli paesi: questo il Camino del Nord in Galicia, condito da un gran senso di pace.
Dovendo attraversare colline e montagne, i dislivelli sono un po più impegnativi rispetto ai chilometri precedenti, anche se per la maggior parte del cammino si guadagnerà e perderà quota gradualmente. Pochi tratti richiedono un grande sforzo, e il più importante è la salita di 200 m in 2 km da Ribadeo a A Ponte de Arante.
Di deviazioni ce n’è solo una, nell’ultima tappa, 12 km dopo Sobrado dos Monxes. Qui un bivio ci fa scegliere se continuare fino ad Arzúa oppure dirigerci poco più avanti alla località di Santa Irene.
Consigli di viaggio
Le piogge possono rendere il tracciato più difficoltoso e fangoso, ed è quindi consigliabile avere un impermeabile sempre pronto all’uso.
Poche città abbastanza grandi da offrire qualche servizio al pellegrino. Molte invece le piccole realtà, spesso solo gruppi di case senza neanche un bar o un albergo. Sebbene possano crearci qualche disagio, danno mostra del lato più vero e autentico della Galicia.
Di fronte a lunghi tratti senza luoghi di ristoro è quindi assolutamente consigliabile viaggiare sempre con un’ampia riserva di cibo.
Un passato di incontro e scontro con celti, romani, e regni cristiani.
Abitata fin dal paleolitico da diverse comunità umane, affrontò positivamente l’arrivo dei celti nel VII secolo a.C riuscendo ad inglobare e fondere nella propria cultura molti elementi che gli appartenevano.
La Galicia, abitata fin dal paleolitico, fu occupata prima dai celti poi dai romani. Con l’introduzione del latino e la sua commistione con la lingua autoctona, nacque il Gallego, parlato ancora oggi.
Visto l’isolamento a cui le montagne, la folta natura e l’oceano intorno a loro avevano creato, furono da sempre una comunità molto autonoma e chiusa, non incline a dominazioni straniere.
E infatti, quando i romani occuparono la Spagna, impiegarono molto più tempo e risorse per conquistare queste terre, a cui alla fine diedero il nome di Gallaecia.
Essi vi introdussero il latino, che mischiandosi nei secoli con la lingua autoctona gallaico-portoghese, portò alla nascita di quello che oggi chiamiamo Gallego. Lingua ancora parlata e studiata, il Gallego rappresenta un simbolo di diversità e unicità nella Spagna odierna.
Sono ancora molti i resti e i monumenti a prova dell’occupazione romana in Galicia.
Però né gli Svevi, né i Visigoti o i mori che passarono da lì, ebbero tanto peso come i regni cristiani che dominarono quelle terre in epoca medievale. I castelli, le fortezze, i santuari, e le chiese che secoli fa vennero costruite per motivi difensivi o religiosi, sono ora parte integrante delle città e loro patrimonio storico-culturale.
Città e paesi: i loro monumenti più importanti
Ribadeo, la prima città galiciana che incontriamo, fu nel medioevo uno dei porti commerciali e di sbarco per i pellegrini diretti a Santiago.
Posta sull’imboccatura del fiume Eo, dovette progettare un efficace sistema di difesa contro possibili minacce dal mare. Il castello e il forte di San Dámian lo testimoniano.
Legata al Cammino di Santiago è la chiesa di Santa María do Campo. Convento dell’ordine francescano, secondo la tradizione venne fondato dallo stesso San Francesco durante il suo pellegrinaggio.
Come Ribadeo, anche altre città conservano vestigia medievali.
A Lourenzá spicca il Monastero di San Salvador.
A Mondoñedo la cattedrale e il palazzo episcopale ci raccontano di un passato fondato sulla religione e l’istruzione della teologia.
A Vilalba la Torre de los Andrade, alta 40 m e di forma ottogonale, rappresenta un passato feudatario, simbolo di una famiglia, quella degli Andrade appunto, che lì impersonava il potere.
Musica e cornamuse in Galicia per un’esperienza mistica
La Galicia non è solo natura. É armonia, mistero, fascino, dove la musica gioca un ruolo di spicco. Chi arriva a Santiago non può non venire rapito dalle note delle cornamuse che invadono le vie del centro.
La Gaita, nome gallego per indicare uno strumento della famiglia delle cornamuse, è infatti uno degli strumenti musicali più usati, spesso abbinato al Pandereta, una specie di tamburello. La musica folk e popolare ci ricorda i suoni irlandesi, ma benché risaputa sia la presenza celtica in queste terre, non possiamo dare a loro un merito che è soprattutto galiciano.
Enogastronomia in Galicia
Molte parole vanno inoltre spese per l’incredibile enogastronomia di questa terra e dei suoi mari.
Piatti di pesce, con molluschi, merluzzi, granchi, crostacei accompagnano squisiti piatti di carne, condividendo in alcune pietanza la tipica cottura “ a la gallega”.
Famosi e da provare assolutamente sono:
- Il pulpo a la gallega, polipo stufato a pezzi con paprica, olio e sale;
- Il cocido gallego, uno stufato con prosciutto, salsiccia, manzo, pollo, cavolo, patate, ceci;
- Il lacón gallego, un prosciutto crudo prodotto con i quarti anteriori del maiale;
- L’empanada gallega, una torta salata o con pesce o con carne, con peperoni, acciughe, pomodori e cipolle.
- Percebes, un particolarissimo crostaceo comunemente chiamato “unghia di drago”, diffuso in particolare nella Costa della Morte a La Coruña.
- Arroz con bogavante, ovvero riso all’astice blu.
Tra i dolci non può mancare la Tarta de Santiago, una semplice torta con mandorle tritate, magari accompagnata dalla grappa Orujo.
I vini sono tutti molto buoni, ma spiccano il bianco Albariño e il rosso Ribeiro.
Storia del Cammino del Nord
Il Cammino del Nord, insieme ai più famosi cammini Primitivo e Francese, fu una delle prime vie di peregrinazione jacobea della storia , anche se il suo aspetto differiva molto da quello attuale.
Oggi il Cammino del Nord si presenta come un lungo e unitario tragitto di 850 km dal confine francese fino a Santiago.
Inizialmente però era solo un insieme sconnesso di vie e percorsi che collegavano alcuni punti della costa all’interno.
Dal XIII secolo in poi molti pellegrini del nord Europa preferivano infatti giungere in Spagna via mare. I motivi erano svariati. Da una parte si sceglieva un viaggio più sicuro, dato che le strade erano spesso minacciate da ladri e briganti. Dall’altra, un viaggio in mare permetteva di risparmiare settimane di viaggio e denaro.
Essi sbarcavano in pochi porti autorizzati, grandi abbastanza da gestire l’arrivo di una grande quantità di merci e persone.
Si trattava in particolare di Bilbao, delle Cuatro Villas del Mar – Castro Urdiales, Laredo, Santander e San Vicente de la Barquera – e di Avilés, all’epoca porto ufficiale di Oviedo.
Questi rappresentavano il fulcro delle attività commerciali e politiche della zona, e offrivano ai viandanti tutti i servizi di cui potevano necessitare.
Dal mare a Santiago lungo il Cammino Francese e il Cammino Primitivo
Il pellegrinaggio cominciava quindi nel porto d’arrivo. Il pellegrino, seguendo sentieri battuti, aveva due scelte. Poteva decidere se raggiungere direttamente il Cammino Francese, oppure fare tappa ad Oviedo per poi proseguire fino a Santiago de Compostela.
Oviedo era infatti per molti una meta nella meta. La sua cattedrale, dedicata a San Salvador, custodiva fin dal IX secolo una delle reliquie più importanti del mondo cristiano, il Sudario di Cristo. Ancora oggi meta di pellegrinaggio e devozione, il Sudario di Cristo è un telo, che secondo la tradizione, ricoprì il volto di Gesù dopo la sua morte sulla croce.
Prima che León la sostituisse nel 910, Oviedo era la capitale del Regno delle Asturie. Quando nell’anno 814 venne scoperto il sepolcro dell’apostolo Giacomo, fu da qui che il re Alfonso II El Casto partì per visitarlo. La strada che percorse fu precursore non solo del Cammino Primitivo, ma di tutti i cammini jacobei della storia.
Il Cammino del Nord oggi si propone quindi di unire quei luoghi e quelle strade, che seppur distanti, sono appartenute ai pellegrini e alle loro storie.
Informazioni pratiche sul Cammino del Nord
In generale, per raggiungere i luoghi da cui passa il Cammino del Nord, dobbiamo appoggiarci sui pochi aeroporti presenti, e servirci poi di autobus o treni. Visto che molti paesi non sono raggiungibili che in macchina, il mio consiglio è di dare inizio al cammino da una grande città, munita quindi di una buona rete di trasporti.
Come raggiungere Irun
- AEREO – Irún dista dall’aeroporto di San Sebastián 2 km. Se si arriva dall’Italia si può fare scalo a Madrid e da qui prendere un volo interno su San Sebastián, oppure dalla capitale servirsi di treno o autobus.Irún è al confine con la Francia, quindi dall’Italia possiamo volare su Biarritz-Bayonne-Anglet, con scalo a Parigi o in altra città francese, e raggiungere Irún ( solo 26 km di distanza) con treno o autobus.
Come raggiungere Bilbao
- AEREO
- Aeroporto di Bilbao
- Dall’Italia l’unico volo diretto partirà il 10 giugno 2016 da Milano Malpensa con EasyJet.
- Aeroporto di Bilbao
Le alternative sono due:
- fare sbarco a Madrid o Barcellona;
- arrivare con volo diretto a Santander e raggiungere Bilabo con treno o autobus.
Come Raggiungere Santander
- AEREO
- Da Bergamo voli diretti RyanAir da Aprile ogni martedì e sabato, e per luglio e agosto anche il giovedì. Anche da Roma Ciampino ci sono voli diretti.
Cammini correlati
In Spagna è presente una gran quantità di cammini, ed è quindi normale che in alcuni punti questi si incrocino, dandoci così anche la possibilità di deviare il nostro tragitto come più desideriamo.
- Da IRÚN, nel País Vasco, parte il Cammino Basco dell’interno, con destinazione Santo Domingo de la Calzada.
- Da SAN VICENTE DE LA BARQUERA, in Cantabria, parte il Cammino Lebaniego, segnalato con frecce rosse.
- Da CASQUITA, nelle Asturias, una deviazione di 2 giorni ci porta ad Oviedo, dove inizia il Cammino Primitivo.
- A SOBRADO DOS MONXES, in Galicia, ci si incrocia con una variante del Cammino Primitivo.
- Ad ARZÚA e SANTA IRENE, in Galicia, si arriva sul Cammino Francese.
Credenziale per il Cammino del Nord
A meno che non partiate da Irún, dove i luoghi dove poter ricevere la Credenziale sono molti, vi consiglio di provvedervi prima di partire, visto che sono davvero poche le città dove riuscireste a trovarla. Qui di seguito la lista delle strutture dove potrete certamente averla:
- IRÚN
- – Asociación de amigos de los Caminos de Santiago de Irún ( C/ Fueros,2. Tel. 943 62 41 85 / 688 601 539)
- – Asociación de los Caminos de Santiago de Gipuzkoa (Urbieta, 2, sótano. Donostia-San Sebastián. Tel. 943 42 72 81).
- – Parroquia de San Gabriel y Santa Gema (Padres Pasionistas) – ( c/ Estacion, 24 Irun.) Junto a las estación de tren y autobuses.
- BILBAO
- – Asociación de amigos del camino de Santiago de Bilbao – Nicolás Alcorta, 7 – Pza. de Zabalburu 48010 – Bilbao
Varianti lungo il Cammino del Nord
Troviamo varianti in tutte le regioni che attraversiamo, ma di certo è la Cantabria ad aggiudicarsene la maggior concentrazione. Spesso ci permettono di risparmiare chilometri, ore addirittura, ma non fatevi influenzare troppo.
Anzi, lasciate perdere le questioni di tempo e scegliete sempre la strada più bella, quella più affascinante, a costo anche di più fatica, magari di una ripida salita invece di un sentiero pianeggiante, perchè saranno queste decisioni a determinare che tipo di viaggio vivrete.
Quindi, meta o strada..a voi la scelta!
Varianti lungo il Cammino del Nord nel Pais Vasco
- Variante degli alpinisti, dopo Hondarribia.
- Il dislivello è maggiore rispetto alla strada ufficiale, ma è ben segnalata, comoda, e la vista è spettacolare.
- Variante bassa da Zarautz a Getaria.
- Più lunga di quasi 1km, non presenta dislivelli, costeggiando il mare lungo una moderna pista ciclabile.
- Da Bilbao a Portugalete
- La variante guadagna 7km rispetto al percorso ufficiale, costeggia tutto il fiume Nervión e non deviando verso l’interno evita i sali e scendi e i dislivelli del cammino ufficiale
Varianti lungo il Cammino del Nord in Cantabria
Qui il cammino ufficiale è pieno di piccole varianti, che ci fanno spesso guadagnare chilometri, a discapito però della bellezza stessa del cammino.
- Ontón – Castro Urdiales
- Variante per la N-634, 8,6km, con poco traffico vista la recente apertura dell’autostrada cantabrica, ma monotona.
- Cammino ufficiale, 15,8km, segnalato dalle consuete frecce gialle, vira verso l’interno evitando l’asfalto. Preferibile per chi non ha fretta e vuole godersi un bel paesaggio.
- El Pontarrón de Guriezo – Hazas – La deviazione è qualche km dopo Islares, prima di El Pontarrón de Guriezo, sotto il viadotto dell’autostrada. Le frecce ci allontanano dalla statale e ci indicano un sentiero in salita.
- Variante per la n-634, 12,4km. non dobbiamo seguire le frecce ma continuare sulla statale. Il cammino ufficiale si ricongiunge poi sulla stessa strada.
- Cammino ufficiale, 18,4km, ha più dislivello, è più lungo, ma evita per qualche chilometro la statale.
- Laredo – San Miguel de Meruelo – La variante è utile nel periodo invernale perché attraversa la baia senza ricorrere al traghetto.
- Variante, 21,2km, attraversa le località di Laredo, Colindres, Cicero, Gama, Escalante.
- Cammino ufficiale, 20,6km, attraversa luoghi stupendi. Se si può scegliere, questa è di certo preferibile.
- Galiziano – Somo
- Variante costiera, 10,2km. Molto più bella del cammino ufficiale, costeggia il mare ed evita la nazionale. Inoltre è ben segnalata.
- Cammino ufficiale, 10km, costeggia per intero la strada CA-141, lasciandosi lontano la vista del mare.
- Boo de Piélagos – Mogro
- Variante per il ponte ferroviario, 4,6km. La sua pericolosità ci costringe a fare molta attenzione.
- Cammino ufficiale, 10km, attraversa il fiume dal Puente de Arce.
Varianti lungo il Cammino del Nord nelle Asturie
Tutte le varianti differiscono dal cammino ufficiale al massimo di un paio di chilometri, senza presentare dislivelli o difficoltà differenti, ma apportando un valore aggiunto al cammino, sia in termini di panorami che di sentieristica.
- Variante costiera, da Pendueles a Llanes.
- Decisamente migliore del cammino ufficiale per tracciato, panorama e perché offre l’opportunità di vedere i Bufones de Arenillas.
- Variante da La Isla a Colunga, passando per Hueres.
- Rispetto al cammino ufficiale evita l’asfalto e ci offre un panorama costiero superbo.
- Variante costiera da Porcía a Puente de los Santos.
- Attraversa la bella cittadina di Tapia de Casariego e ci permette di camminare qualche chilometro con un bel panorama marittimo alla nostra destra.
- Variante per Oviedo e il Cammino Primitivo
- Dalla località di Casquita si devia verso Oviedo. Sono 39 km da fare in due tappe.
- Se una volta arrivati non volete proseguire sul Cammino Primitivo, potete ritornare sul Cammino del Nord e congiungervi all’altezza di Avilés.
Varianti lungo il Cammino del Nord in Galicia
L’unica variante si ha 12 km dopo Sobrado dos Monxes, a Gandara, dove una strada porta direttamente alla località di Santa Irene, sul Cammino Francese, oltrepassando la località di Arzúa.
39 risposte
Ottimo sito, bravi!!!
Grazie Claudio! Siamo felici ti sia utile.
ciao, complimenti per il sito veramente utile e bello! Sapete per caso a che ora del giorno aprono, più o meno, gli albergue, e se viene data in ogni caso la precedenza ai camminatori piuttosto che ai ciclisti? Grazie
Ciao, siamo contenti che il sito ti sia stato utile.
Per quanto riguarda l’apertura degli albergue sul Cammino del Nord possiamo dirti che solitamente aprono nel primo pomeriggio.
Può capitare che non ci sia nessuno nell’albergue e che tu debba chiamare qualcuno per farti aprire tramite un numero di telefono che trovi li.
Solitamente chi prima arriva prima alloggia, quindi nessuna precedenza per chi sceglie di fare il cammino a piedi.
Ciao e Buen Camino
ciao mi chiamo Leonardo, ho intenzione di fare il cammino a breve , avrei bisogno la traccia gps , puoi mandarmela ?
Ciao Leonardo, il cammino del nord (come del resto tutti i cammini spagnoli) è molto ben segnalato, e ti assicuro che si può fare a meno del gps.
Ma se vuoi stare più tranquillo e portarlo con te non c’è problema.
Ti invio la traccia in privato.
Grazie di averci scritto, continua a seguirci ed aiutaci a diventare grandi
Visto che 850 km potrebbero essere troppi, mi chiedevo se alcuni tratti possono essere fatti in treno o in autobus.
Ciao Rossana, grazie di averci contattato.
Certo che è possibile fare dei tratti in treno o autobus.
Se però 850 km per te credi che siano troppi potresti fare un’altro cammino o farlo in più volte. Ad esempio partendo da Irun e arrivare dove ce la fanno le tue gambe, fermarsi e magari continuarlo in un secondo momento.
Oppure iniziarlo da Santander in poi.
Le opzioni sono tante, ma la magia di un cammino va vissuta tutta a piedi. E come fare la maratona di New York e prendere il taxi per un lungo tratto, non so se rendo l’idea.
Se hai bisogno di altri chiarimenti puoi contattarci.
Grazie
Vincenzo
Ciao Rossana.
850 km sembrano tanti forse da fare d’un tratto solo. Io per esempio cammino tra 9 e 12 giorni ogni anno, riprendendo dove ho lasciato l’anno precedente. Con un po’ d’allenamento, ce la farai.
Il cammino va fatto… camminando : non rimpiangerai l’esperienza !
Buon Cammino !
Ciao, sto cominciando a organizzare il mio primo cammino di Santiago. Se tutto va bene partirò a giugno da sola, e mi piacerebbe molto fare il Cammino del Nord. Ho già acquistato la guida… i paesaggi sono incredibili, però cominciando ad assalirmi dubbi e paure. Mi sembra di aver capito che non si tratta di un cammino molto frequentato e io non vorrei ritrovarmi troppo a lungo sola, soprattutto in mezzo ai boschi 😀 Secondo voi è consigliabile per una ragazza che viaggia sola? I percorsi sono ben tracciati?
Ciao Lidia e grazie per averci contattato. Il Cammino del Nord è spettacolare, quindi ottima scelta. A Giugno troverai tante persone, quindi non credo ti troverà a lungo da sola. Certo non ci sarà la folla di Luglio o Agosto, ma meglio così almeno troverai posto per dormire. Il cammino è molto ben segnalato e sarà davvero difficile perdersi, quindi puoi stare davvero tranquilla. Per qualsiasi altra domanda siamo a disposizione, ciao e Buen Camino.
Ciao a tutti. Ho iniziato da qualche giorno ad organizzare il mio primo cammino di Santiago. Anzi, viste le settimane che ho a disposizione in Agosto, prevedo di farne solo una parte. Avevo intenzione di partire da solo da Gijon. In un blog ho trovato elencate le 11 tappe principali per questo tratto di Cammino del Nord, inoltre volevo spingermi anche fino a Finisterre e Muxia.
Secondo voi, è fattibile un percorso simile in 15/18 giorni?
Meglio evitare Finisterre o Muxia, e magari farne una soltanto?
Inoltre, ho più volte letto che il Cammino del Nord è più impegnativo di quello Francese. E’ veramente molto più duro, oppure è fattibile anche per chi ha una media preparazione?
E soprattutto, mi par di aver capito che gli alloggi siano molto più rari rispetto al Cammino Francese. Secondo voi in Agosto può essere un problema trovare da dormire? Non mi preoccupa passare qualche notte all’aperto…ma vorrei capire se questa potrebbe essere una costante 🙂
Grazie mille
Ciao Marco, grazie di averci contattato. Tante domande quindi andiamo per ordine:
• Se parti da Gijon, con una media di 30km al giorno, dovresti riuscire ad arrivare a Santiago in 11giorni. Essendo però il tuo primo cammino ti consiglio di prenderti qualche giorno in più. Anche se pensi di essere allenato, camminare per tanti giorni consecutivi tutti quei chilometri non è affatto facile. È giusto farti dei programmi ma sii pronto e aperto a cambiarli e perché no anche a rallentare.
Discorso Finisterre Muxia è lo stesso..quando arrivi a Santiago, se hai abbastanza giorni e gambe, falli tutti e due, alla fine è solo un giorno in più.
• Per quanto riguarda la durezza è un cammino abbastanza impegnativo, ma se sei mediamente allenato non dovresti avere grossi problemi.
• Questione Albergue: in agosto è facile trovare Albergue pieni, però partendo da Gijon, avrai più possibilità di trovare posto. Molti infatti decidono di deviare verso Oviedo e il Cammino Primitivo, bivio che si trova prima di Gijon, quindi un po’ meno persone sul tratto che percorrerai tu. Stai tranquillo che fuori non dormi..una soluzione al coperto la troverai sempre.
Spero di esserti stato utile, e per qualsiasi altro dubbio siamo qua!
Ciao a tutti. Torno per un’altra domanda 🙂
Sapreste consigliarmi un sito per i trasporti pubblici da Finisterre e Muxia verso Santiago? Perchè l’idea sarebbe di andare all’Oceano a piedi, ma poi devo per forza tornare con qualche mezzo perchè altrimenti non ci sto più dentro coi giorni…
Grazie mille
Ciao Marco, per il rientro da Finisterre non hai molta scelta, c’è solo una compagnia che fa il tratto verso Santiago ed è Monbus. Il costo del biglietto è di 13,60 € e ce ne sono diversi durante la giornata. Ci impiegano circa 2 ore e mezza ed arrivano alla stazione degli autobus. Per qualsiasi altra info siamo a disposizione. Ciao Vincenzo
Ciao Fernando grazie di averci contattato. Il Cammino del Nord a settembre è abbastanza frequentato verso l’inizio mese quando le temperature sono ancora buone ed il rischio pioggia basso. Mentre verso la fine rischi di camminare da solo per tutto il tempo e sotto la pioggia. In ogni caso su qualsiasi altro cammino che non sia il Francese, non troverai mai tanta affluenza anche nei mesi più gettonati. Spero di esserti stato d’aiuto. Per qualsiasi altra info siamo a disposizione. Grazie e Buen Camino
ciao, nella lista degli albergue c’è un “buco tra santander” e “colombres” o sbaglio?
Vorrei usare quella lista anche per calcolare le mie tappe ed i giorni di cammino
Grazie
Ciao e grazie di averci contattato. Grazie di averci fatto notare la mancanza, avevamo inserito il file sbagliato. In ogni caso adesso abbiamo messo la lista giusta che colma il buco che mancava aggiornata al 2016. Spero che ora riesca nel tuo intento e ti auguro un Buon Camino. Per qualsiasi altra info siamo a disposizione.
Ciao io parto il 9 settembre da Irun in bici, qualcuno si vuole aggregare? Per me è il secondo cammino, dopo il francese ora quello del Nord.
Ciao Piero, grazie di averci contattato.
Il Cammino del Nord in bici è davvero una bella sfida, complimenti. Per aumentare la possibilità che qualcuno legga questo messaggio e magari accetti di condividere quest’esperienza con te, ti consiglio di iscriverti su Facebook ad Apiediperilmondo Il Gruppo (questo di seguito il link) https://www.facebook.com/groups/1683498625224561/?source_id=1464046337245238
e da lì riproporre a tutti gli appartenenti del gruppo la tua richiesta.
In bocca al lupo e Buen Camino
Deborah
Ciao ragazzi
Vorrei partire per il mio primo cammino du Santiago, o almemo per una porzione di esso, indecisa tra un ramo di qurllo del norte o la ruta portoghese. Vorrei partire adesso alla fine del mese e da sola. Ma mI chiedo se è fattibile con le temperature e il clima di questa stagione e se rischio di essere sempre sola sul percorso. Voi che ne avete esperienza cosa ne pensate? Ed inoltre per dormire negli albergue come funziona? È possibile chiamare almeno per sapere se hanno posto o sono aperti? Grazie!
Ciao Drin, grazie di averci contattato.
Innanzitutto ti consiglierei di leggere il nostro libro ” Come organizzare il Cammino di Santiago” per farti un’idea più completa del tipo di viaggio. Puoi acquistarla qui su Amazon ==>> https://amzn.to/2IjKWfZ
Nel libro troverai tante risposte alle tue domande, comprese quelle che ci hai appena fatto.
Partire a fine mese sul Cammino del Nord significa prendere tantissima pioggia e freddo. Non troverai nessun pellegrino e molti degli Albergue sono chiusi, dovrai andare in strutture private, come hotel B&B etc.
Oltretutto il cammino del Nord noi lo sconsigliamo come primo cammino.
Sul Cammino Portoghese essendo più a Sud sicuramente avrai qualche grado in più, ma le condizioni meteo sono pressoché identiche se rimani sulla costa, migliorano un po’ se fai il Portoghese dell’Interior ed è probabile anche trovare un po’ più di persone.
Puoi chiamare gli albergue privati e prenotare, mentre gli albergue per pellegrini municipali o parrocchiali non sempre hanno un contattato telefonico e in ogni caso non è possibile riservare il posto.. anche se chiami al tuo arrivo potrebbe non esserci.
Grazie e Buen Camino
Vincenzo – CEO & Founder Apiediperilmondo.com
Ciao! A fine maggio intraprenderó il cammino del nord e avevo piacere di fare durante il cammino anche qualche giorno in bicicletta, ma non so se ci sono servizi o negozi di noleggio che ti permettono di prendere una bike in una cittá e lasciarla in un’altra. Potete aiutarmi. Grazie!
Ho letto il vostro libro e mi ha dato una gran mano nell’organizzazione!
Ciao Gloria, grazie di averci contattato.
Il servizio di noleggio bici sul Cammino funziona se la noleggi all’inizio e la lasci in punti prestabiliti.
Non so di preciso dove siano sul Cammino del Nord, essendo camminatori non ci siamo mai posti il problema.
Comunque credo che difficilmente sia una cosa fattibile..
Grazie e Buen Camino
Vincenzo – CEO & Founder Apiediperilmondo.com
Innanzitutto mi complimento e vi ringrazio per l’aiuto che avete e continuate a dare a tutti noi pellegrini! Io scrivo perché ho gia pianificato la partenza per il cammino di santiago per inizio maggio e da mesi mi sto anche preparando al meglio per percorrere e superare questa bellissima sfida di vita! Il fatto è che mi trovo di fronte all’impetuosa scelta tra cammino del nord e cammino francese, io amo i paesaggi le viste le montagne e il mare quindi sarei molto propenso per quello del nord ma fatico a scegliere essendo il mio primo cammino! Qualche consiglio in piu per la scelta? Male che vada tra un anno farò l’altro
Ciao Paolo, fare il Cammino del Nord come primo cammino è un po’ azzardato, la mancanza di strutture e i continui saliscendi metteranno a dura prova il tuo fisico.
Io ti consigliere di partire con il Cammino Francese, molto meglio strutturato, ti permetterà di prendere confidenza con il cammino e poi l’anno successivo fare il Nord con un po’ più di esperienza.
Grazie e buen camino
Vincenzo – CEO & Founder Apiediperilmondo.com
ciao! volevo delle informazjoni a maggio parto x il mio primo cammino e partirei da bilbao volevo sapere se le tappe si possono fare di circa 25 km circa e un po mi spaventano le deviazioni di cui si parla spesso in questo cammino… x avere una mappa piu dettagliata come potrei fare?
Ciao Gladys, grazie per averci contattato.
Il Cammino del Nord è un cammino molto impegnativo per via dei continui saliscendi e per la mancanza di ostelli lungo il cammino, che se pur presenti, nel periodo di maggio sono molto meno rispetto al periodo estivo.
Tappe da 25km non sempre è possibile, a volte bisogna farne anche 30/40 ma in linea di massima dovresti riuscirci.
Grazie e buen Camino
Vincenzo – CEO & Founder Apiediperilmondo.com
Ciao ragazzi!!!
Grazie infinite per i contributi che date tramite il sito…e anche con le vostre guide…
…io partirò a metà giugno per intraprendere il cammino del nord (premetto che il francese l’ho già fatto 10 anni fa)…avendo solo 20 giorni di tempo sono indeciso se partire da Irun ed arrivare dove arrivo….o da Santander dato che atterro li e puntare a Santiago.
Voi che mi consigliate?
Grazie infinite
Alberto
Ciao Alberto, grazie di averci contattato.
Io punterei ad arrivare a Santiago partendo da Santander. 20 giorni sei un po’ tirato ma potresti farcela.
Grazie e Buen Camino
Vincenzo – CEO & Founder Apiediperilmondo.com
Ciao, siamo un gruppo di sei persone interessate ad effettuare il Camino del Nord a breve. Avete notizie di un servizio di trasporto zaini? Grazie
Ciao Carla, sul cammino del Nord trovi lo stesso servizio offerto dalle poste spagnole per il trasporto zaino.
Ciao,
complimenti per il sito!
Stò pianificando il mio primo cammino, e stavo valutando quello del nord. Non essendo molto allenato e non avendo troppo tempo a disposizione pensavo di fare l’ultimo tratto partendo da Gontan. Sapete come potrei raggiungerlo? O se troppo difficile da raggiungere andrebbe bene anche una tappa prima o dopo. Possibilmente senza dover arrivare a Santiago e poi spostarmi a Gontan.
Com’è infine il clima a maggio? Che abbigliamento consigliate?
Grazie,
Marco
Ciao Marco, forse stai facendo un po’ di confusione..
Fare il Cammino del Nord e partire da Gontan .. equivale a fare quasi le ultime tappe del cammino Francese a parte un paio prima.
Il Cammino del Nord è bello se cammini sulla Costa, mentre da Gontan sei già in piena Galizia e secondo me non ne vale la pena.. ovviamente sei sempre tu a scegliere.
Arrivare a Gontan non è semplice devi fare parecchi cambi attraverso Lugo. Per comodità è meglio arrivare a Santiago e spostarsi, sia la stazione degli autobus che quella del treno sono fuori dal centro storico quindi non vedresti nulla ..
Il Clima a Maggio è perfetto lo scorso anno abbiamo trovato 35 gradi a Santiago, la Galizia però non perdona il tempo cambia velocemente e potrebbe piovere anche tutto Maggio .. Per l’abbigliamento il consiglio è leggero con una buona giacca antipioggia..
Grazie e Buen Camino
Vincenzo – CEO & Founder Apiediperilmondo.com
Ciao a tutti,
Innanzitutto tantissimi complimenti per il sito e sempre molto dettagliato. A fine Luglio farò un tratto del Cammino del Nord da Santander e mi piacerebbe arrivare a Oviedo (per poi il prossimo anno proseguire di qui sul cammino primitivo). Vorrei se possibile un’informazione pratica. Avendo il volo a/r a Santander, ci sono servizi bus che da Oviedo mi possono riportare a Santander per il volo di rientro? Grazie mille e continuate così!
Ciao Daniela, il Cammino del Nord è ben segnalato e anche la bretella che collega Santander a Oviedo trovi tutto ciò di cui hai bisogno.
Da Santander a Oviedo e viceversa trovi tutti gli autobus di cui hai bisogno anche per raggiungere l’aeroporto.
Buen Camino
Grazie
Vincenzo
Carissimi, innanzitutto complimenti per il sito e per questa pagina.
Quest’anno, per i miei 50 anni, voglio regalarmi il mio primo cammino e mi ispira il cammino del nord.
Volevo chiedervi però qualche consiglio.
Purtroppo non avrò i 30 giorni necessari per farlo ma, se va bene, un paio di settimane. Sono abbastanza allenato a camminare e a faticare perché mi faccio un po’ di km in Mountain bike.
Mi piacerebbe chiaramente attraversare natura più che camminare su asfalto.
Da dove mi conviene partire? Mi consigliate deviazioni particolari?
Grazie mille.
Un abbraccio.
Ciao Peppino, se vuoi raggiungere a Santiago fare il Cammino del Nord in due settimane ti permette di vedere poco oceano, ma stare in contatto con la natura si. Potresti fare gli ultimi 350/400 km con una media di 25/30 km al giorno.
Se la tua priorità è il mare allora ti converrebbe il Cammino della Costa da Porto percorribile in 13 giorni.
Qualora avessi bisogno di maggiori informazioni e organizzazione del viaggio puoi contattarci a info@apiediperilmondo.com oppure chiamarci al +39 391 75 13 937
Grazie
Vincenzo
Ciao a tutti, mi chiamo Alessia.
Vorrei partire per il cammino del Nord a fine aprile, intorno al 18 e rientrare a fine maggio, mi darei come tempi 35 giorni circa. Mi preoccupa un po’ il tempo metereologico, da quanto ho capito piove molto.
Avete un link o qualche riferimento per poter capire meglio che tipo di equipaggiamento sia consigliabile ? O un link che mi aiuti spannometricamente a capire che tempo farà 🙂
Grazie in anticipo per l’aiuto.
Un caro saluto,
Alessia