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OVIEDO

Oviedo, luogo simbolo dell’unità spagnola nel cuore delle Asturias, una città moderna e suggestiva che fa delle sue specialità e sidrerie una firma inconfondibile.

Un passato medievale

Oviedo venne fondata nel 761 da due monaci spagnoli che vi costruirono un monastero dedicato a San Vincenzo.

Il re Fruela I vi fece costruire, qualche anno dopo, una basilica consacrata a San Salvador. A questa il figlio Alfonso II El Casto affiancò l’odierna cattedrale.cattedrale san salvador

La città si era infatti guadagnata il titolo di capitale del Reino de Asturias. Oviedo era diventata un centro economico e politico fondamentale, in un momento storico che vedeva gli arabi dominare su tutto il resto della Spagna.

Baluardo della cristianità contro gli infedeli, Alfonso II e il suo regno combatterono sempre per una Spagna unita e cristiana. Il sogno di una Reconquista coinvolse così decine di generazioni.

La cattedrale di San Salvador fu in quegli anni un luogo centrale. Fu da qui che nell’anno 814 Alfonso II e il suo seguito partirono  alla volta dell’odierna Santiago de Compostela. L’occasione era importante: era appena stata scoperta la tomba dell’apostolo Giacomo.

Nella Cattedrale era inoltre stata depositata dallo stesso re un’arca con reliquie preziosissime, tra cui il Sudario di Cristo e la Cruz de la Victoria.

Sudario di Cristo

La tradizione narra che alla morte di Gesù sulla croce, il suo volto rigato di sangue fosse stato coperto da un piccolo telo di lino, il Sudario di Cristo. Questo telo, una volta arrivati al sepolcro, sarebbe stato messo da parte  e sostituito con uno più grande per avvolgervi il suo corpo senza vita.

Da Gerusalemme il sudario di Cristo sarebbe poi stato più volte spostato. La storia del suo viaggio fino a Oviedo trova fonti nel Liber Testamentorum. Pelagio lo scrisse agli inizi del XII secolo quando era vescovo della città.

Secondo la sua ricostruzione, poco prima che i persiani conquistassero Gerusalemme nel 614, il telo venne allontanato dalla città santa per proteggerlo. Dopo diversi anni arrivò a Siviglia, nelle mani dell’allora vescovo Sant’Isidoro.

Successivamente venne trasportato a Toledo, centro del potere visigoto. Quando gli arabi arrivarono, venne nascosto sul Monsacro, vicino a Oviedo, poi recuperato da Alfonso II.

Il re, al fine di custodire queste importanti reliquie, ordinò che venissero poste in una cappella appositamente costruita nel suo palazzo: la Cámara Santa.

Oggi diversi studi, tra cui quelli del Centro spagnolo di Sindologia, stanno cercando una relazione tra il sudario di Oviedo e la Sacra Sindone di Torino. L’obbiettivo è verificare la fondatezza del racconto tradizionale e capire se entrambe possono essere state usate sulla stessa persona.

Cruz de la Victoria

Oggetto preziosissimo custodito nella Cámara Santa della cattedrale, la Cruz de la Victoria è circondata da molte storie.

La più impostante narra che nel 722, durante la famosa quanto leggendaria battaglia di Covadonga, abbia aiutato Pelayo a sconfiggere i mori.

Quell’evento suggellò Pelayo come nuovo re, e determinò la nascita del nuovo Reino de Asturias, ultimo baluardo della cristianità in Spagna.

La Cruz de la Victoria è ancora oggi il simbolo di Oviedo e primeggia su sfondo blu sulla bandiera del Principado.

Luoghi  da non perdere

plaza enscandalera

Oviedo è un luogo davvero da non perdere.

Il centro storico è un insieme di vicoli, viuzze e piazzette dal sapore antico.

É facile trovare bistrot, ristoranti, sidrerie, o anche piccoli negozi d’artigianato, artisti nel settore della pelletteria.

Allo stile signorile di certi palazzi, come quelli in Plaza Alfonso II, vediamo accostati edifici più popolari e semplici, magari con dettagli e travi in legno.

Nel cuore della città, proprio accanto alla cattedrale, spicca l’affascinante mercato coperto di El Fontán. Simile a moltissimi altri mercati spagnoli, ha grandi vetrate sulla facciata e un ricercato color Tiffany, che lo rende alquanto attraente.

oviedo mercato

Tra le tante chiese di Oviedo ne spiccano due per bellezza e importanza, entrambe risalenti al IX secolo.

Una è San Julián de los Prados, una costruzione preromanica patrimonio dell’UNESCO.

L’altra è Santa Maria del Naranco, un edificio che dal monte Naranco appunto, si affaccia su tutta la città. Trasformata in chiesa dopo essere stata adibita a palazzo reale, ha un’architettura preromanica molto particolare. Gli esperti sostengono infatti sia una costruzione unica al mondo.

Arte e cultura ad Oviedo

Desiderosa di modernità, Oviedo si è da qualche anno accostata ad arte e cultura.

Famosa per il suo rinomato polo universitario, ospita il ricco Museo de Bellas Artes. Custode di opere che vanno dal XIV al XXI secolo, vanta, tra gli artisti della sua collezione permanente, pittori come Goya, Picasso, El Greco, Mirò e Dalì.

Arte è anche scultura, e le decine di statue di bronzo disseminate per le vie della città ne sono un esempio. Queste rappresentare non solo persone comuni, ma anche personaggi famosi come Woody Allen, o letterari come La Regentà. 

E Woody Allen, celebre attore e regista statunitense, è anche stato uno dei vincitori del Premio Principe de Asturias, dal 2014 diventato Princesa de Asturias. Questa onorificenza è dal 1981 la più importante di Spagna. Essa viene annualmente consegnata a chi, in ambito internazionale, ha saputo distinguersi nei campi di scienza, arte, tecnologia, letteratura o sport.

Tra i vincitori ricordiamo il pilota di F1 Fernando Alonso, tra l’altro originario di Oviedo, Nelson Mandela e Umberto Eco.

Enogastronomia

SIDRERIE

Il Sidro, una bevanda tipica di Oviedo

Il sidro, una bevanda alcolica di mele , è di certo uno dei prodotti simbolo di Oviedo, e tipico è anche il modo di versarlo. La tradizione popolare lo chiama espicha, e sta nel riempire il bicchiere cercando di stare il più lontano possibile con la bottiglia.

Piatti tipici della tradizione

Troviamo sidrerie in ogni angolo di città, spesso accanto a ristoranti che propongono pietanze tipicamente asturiane. Tra queste è d’obbligo menzionare la fabada asturiana. Si tratta di una zuppa di legumi e carne di maiale, fatta con fagioli bianchi, chorizo, morcilla ( sanguinaccio) , prosciutto e lardo.

Quando parliamo di zuppa non possiamo non menzionare la Pote de Castañas. Cucinata con castagne, peperone, cipolla, aglio, chorizo e sanguinaccio, utilizza ingredienti tipici della cultura gastronomica locale.

Tra i tanti formaggi della tradizione spicca per tipicità il queso Cabrales. Contraddistinto dal tipico colore azzurro, è composto da latte di capra, pecora e mucca. Esso viene fatto stagionare in grotte con altissime percentuali di umidità e basse temperature, così da creare un habitat perfetto per la produzione di funghi.

Ingrediente molto utilizzato per fare i dolci è la mandorla, e ne sono un esempio le carbayones, sfogliatine di mandorle.

Feste e folklore

Una delle ricorrenze più sentite e festeggiate ad Oviedo è la festa di San Matteo, che dura una settimana. Inizia il 14 settembre, giorno dell’Esaltazione della Santa Croce, nel quale si ricorda il ritrovamento da parte di sant’Elena della croce di Gesù. Finisce poi il 21 settembre, giorno di San Matteo.

Grandi concerti, eventi musicali e teatrali, bancarelle e fuochi d’artificio riempiono le vie della città. E per i pellegrini reduci dal Cammino del Salvador un dono. Chi in quei giorni dovesse varcare la soglia della cattedrale gli sarebbe riconosciuta l’indulgenza plenaria, a prescindere o meno dall’Anno Santo.

Il 19 ottobre, da più di un secolo, Oviedo celebra la Festa del Disarmo. Anche se la sua vera origine non si è ancora scoperta, sappiamo che essa è legata alle guerre carliste. Quando nel 1833 il re Fernando VII muore, la moglie Isabel II e il piccolo fratello del re, Don Carlos, si contendono il potere. Appoggiati ognuno dalla propria fazione, provocano sanguinosi scontri civili, che si risolvono solo nel 1876.

La festa è a base gastronomica, e vede nel menù un piatto tipico della vigilia della Quaresima: ceci con baccalà e spinaci.

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Vincenzo Martone

Vincenzo Martone

Founder - Nomade Digitale - Social Media Manager - Fotografo - Marketers - oltre 60 Cammini di Santiago percorsi Ciao, sono Vincenzo ed ho dedicato gli ultimi 6 anni della mia vita nello sviluppo di portali web per la vendita di viaggi. Tra un viaggio a piedi e l’altro in giro per il mondo come Nomade Digitale ho la possibilità di lavorare ovunque portando sempre con me un Mac Portatile, l’attrezzatura fotografica ed una Mug per il caffè americano. Il posto in cui ho lasciato il cuore nel mondo durante i miei viaggi è l’Australia, il secondo è il Giappone ed il terzo la Spagna in cui vivo, ma sempre con lo zaino pronto a partire per la prossima destinazione

3 risposte

  1. Ciao, io parto il 26 agosto per il Cammino primitivo. Arrivo a Santander in aereo. Vorrei trascorrere la prima notte in albergo o meglio ancora in ostello, vi chiedo un suggerimento sul posto da prenotare più vicino al punto di partenza. Grazie.

    1. Ciao Marco, grazie di averci contattato.

      Il Cammino parte dalla Cattedrale del San Salvador in centro a Oviedo, quindi tutti gli hotel del centro sono buoni.
      Se cerchi qualcosa di particolare possiamo organizzare i tuoi alloggi a Oviedo in base alle tue richieste.

      Grazie e Buen Camino

      Vincenzo – CEO & Founder Apiediperilmondo.com

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