La riflessologia plantare è una pratica antichissima che si basa sul massaggio e la stimolazione dei piedi. Nata in maniera spontanea attorno al 3000 a.C., è stata nel tempo approfondita e studiata fino ad arrivare, nei primi anni del Novecento, ad essere sperimentata e teorizzata come vera e propria terapia del benessere.
Grazie ad una particolare tecnica di digitopressione, che sfrutta il movimento del pollice, è possibile riequilibrare l’energia all’interno del nostro corpo, inviando importanti input a organi e apparati e promuovendone l’autoguarigione.
Secondo le ricerche effettuate, infatti, sulla pianta del piede e in alcune zone del dorso, è stata individuata una sorta di mappa che indica quali punti trattare in base al sintomo o problema manifesto.
In particolare, gli organi centrali, come colonna vertebrale e stomaco, si riflettono metà su un piede e metà sull’altro; quelli di destra (fegato, cistifellea, colon ascendente, appendice) sul piede corrispondente e così anche quelli di sinistra (cuore, colon discendente, intestino retto e milza); gli organi doppi, come ad esempio i polmoni e i reni, sono su entrambi i lati; le cinque dita rispecchiano il viso e la testa.
I benefici della riflessologia in cammino
La riflessologia plantare può essere molto utile quando si è in cammino proprio perché porta sollievo ad una parte fondamentale del corpo che viene continuamente sollecitata e che, allo stesso tempo, può dare indicazione rispetto a qualche eventuale squilibrio in altre zone.
I principali benefici che si possono ottenere sono:
- Rilassamento: chi non desidera alleggerire i piedi stanchi e sciogliere le tensioni dopo aver macinato chilometri? Un leggero massaggio è l’ideale per stimolare la produzione di endorfine e abbandonarsi serenamente al riposo.
- Miglioramento della circolazione linfatica e sanguigna: favorire il fluire dei liquidi e l’ossigenazione è fondamentale per smaltire l’acido lattico ed essere pronti e scattanti per la tappa successiva
- Attenuazione dei dolori: grazie ai recettori presenti sul piede, direttamente collegati al sistema nervoso, mal di testa, schiena o collo, problemi gastro-intestinali, ansia e morsa allo stomaco possono trovare un po’ di pace
- Depurarazione: agendo sugli organi emuntori, ovvero quelli deputati all’eliminazione delle tossine, è possibile evitare un eccessivo accumulo di sostanze nocive
Il massaggio nella riflessologia plantare
Anche se spesso non prestiamo attenzione ai nostri piedi, prendersene cura è davvero fondamentale, visto l’importante funzione di sostegno che hanno per l’intero corpo, soprattutto dopo un’intensa attività fisica. Ecco quindi che la riflessologia in cammino può venirci in soccorso!
È buona cosa per chiunque dedicare un po’ di tempo al massaggio di questa parte, sia auto trattandosi sia con l’aiuto del partner o di un amico. Un impegno di 15 minuti può essere sufficiente per donare un po’ di benessere, senza provocare danni, anche per mani non esperte. Le uniche avvertenze sono per chi ha la febbre o infiammazioni in stato acuto, micosi, gravidanza oppure in caso di gravi patologie, malattie mentali, degenerative o si è a rischio trombi ed emboli.
Per un effetto rilassante, dopo aver scaldato il piede con un leggero strofinamento, è consigliabile iniziare dalla zona laterale interna e spostarsi fino all’alluce con un movimento del pollice a “lombrico”, avanti e indietro, o delle pressioni, per sciogliere le tensioni di colonna vertebrale e testa.
Successivamente o in alternativa è possibile poi concentrarsi sulle altre dita, in particolare su melluce e trillice, per alleggerire la pesantezza degli occhi, sul tallone, dall’esterno verso l’interno in diagonale, per migliorare la condizione degli arti inferiori o nelle zone interne dove sono presenti i vari organi.
I piedi sono altamente sensibili: su ognuno di essi sono presenti 7.200 terminali nervosi; è importante, quindi, iniziare con un tocco delicato e aumentare progressivamente la pressione in base alle reazioni e sensazioni o di chi si sta massaggiando.