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L’itinerario della Via Spluga parte da Thusis. Capoluogo del distretto di Hinterren, nel cantone dei Grigioni, è un piccolo paesino di circa 2700 abitanti che sta acquisendo un’importanza turistica crescente sia perché è il punto di partenza della Via Spluga, sia per la vicinanza alle gole della Via Mala.
1.Tappa Thusis – Andeer
Partiamo dal centro di Thusis (699m) e seguendo la via Traversina ripercorriamo fedelmente l’antico tracciato romano della Via Spluga. Il paesaggio alpino è incantevole e il ponte sospeso della Traversina, coi suoi 58m di lunghezza ad un’altezza di 98m, è da brivido.
Dopo circa 3,30 ore, 7km e un dislivello di +640/-470 si raggiunge il centro visite delle gole della viaMala. 321 gradini ci portano nel cuore delle gole da dove, guardando in alto, possiamo in alcuni punti notare i 300m di pareti che ci sovrastano. Possiamo anche ascoltare lo scorrere del Reno Posteriore, che con la sua potenza ha creato nei secoli questo magnifico paesaggio.
L’itinerario prosegue costeggiando il fiume lungo una strada scavata nella roccia. Un altro ponte sospeso ci fa trattenere il fiato mentre, un po in salita, ci accingiamo a raggiungere la località di Zillis (982m). Piccolo villaggio di circa 370 abitanti, merita una visita la chiesa di San Martino, che coi suoi 153 dipinti sul soffitto, è anche conosciuta come la Sistina delle Alpi.
Oltre a raffigurare la leggenda di San Marino, presenta, nella zona centrale la vita e la morte di Gesù, ai lati i mari coi suoi esseri fantastici, e agli angoli i quattro venti. Dipinti verso gli inizi del dodicesimo secolo e conservati benissimo sino ai giorni nostri sono ritenuti i più antichi d’Europa.
Dopo la visita della chiesa ci incamminiamo verso la città di Andeer (982m) che, dopo 18km percorsi, rappresenta il punto di arrivo della prima tappa.
Piccolo centro di circa 900 abitanti con un meraviglioso parco faunistico, è conosciuto per le sue acque termali a 34 gradi centigradi, in cui possiamo immergersi per rilassarci e defaticare il nostro corpo.
2.Tappa Andeer-Splügen
Da Andeer ripartiamo verso la seconda tappa in direzione di Splugen. Camminando su strade ricche di storia, percorse migliaia di volte in passato dai someggiatori, arriviamo dopo qualche chilometri alle Gole della Roffla, un moderno percorso anch’esso scavato nella roccia.
Un volenteroso emigrante americano riuscì, dopo 8000 esplosioni e circa 7 anni di lavoro, a scavare le gole, permettendo così a tutti di ammirare il suono e l’immagine della fragorosa cascata del Reno Posteriore. Le gole possono essere visitate salvo l’acquisto di un biglietto d’entrata di circa 3€.
Dopo circa10km, su un percorso tutto in salita, raggiungiamo il piccolo paese di Sufers (1428m), posto sull’omonimo lago creato da una diga sul Reno Posteriore.
Il paesaggio è incantevole, poche case e solo 130 abitanti. Racchiuso tra le montagne, i prati verdi e le acque turchesi del lago regalano uno spettacolo emozionante.
Lasciamo Sufers per una strada in salita che ci porta a Splugen (1457m), fine della seconda tappa dopo 18 km . Piccolo villaggio di circa 500 abitanti è situato a pochi km dal passo Spluga sul versante svizzero. A 900m il castello, oggi in rovina, serviva per controllare l’accesso alla viaMala ed alla vecchia strada.
Qui è consigliato fermarsi per ripartire il giorno dopo in quanto i mille metri di dislivello del giorno successivo meritano di essere percorsi con tutto il rispetto della montagna e delle proprie gambe.
3. Tappa Splügen-Isola
Si riparte subito in salita e dopo circa 250m di dislivello nei primi 4 km costeggiamo gli impianti di risalita. Dopo 3km raggiungiamo la vetta più alta di tutto il percorso, oltrepassiamo il confine di stato ed entriamo in Italia.
Nota curiosa: siamo nel punto in Italia più lontano dal mare.
Lo spettacolo alla vista è meraviglioso: da un lato la valle svizzera e dall’altra la valle italiana, dove non possiamo fare a meno di notare la serpentina di asfalto che si arrampica verso il passo .
Da qui la strada è quasi tutta in discesa fino alla fine.
Ancora qualche chilometro e raggiungiamo Montespluga (1908 m) . Piccolo paesino italiano posto sull’omonimo lago, si trova in una minuta valle verde incorniciata dalle alte vette che la circondano.
Proseguiamo lungo la Val del Cardinello, dove affrontiamo strapiombi impressionanti in prossimità di tratti scavati nella roccia. Fortunatamente i provvidenziali corrimano ci aiutano e ci invitano alla prudenza, permettendoci di godere in sicurezza di un meraviglioso panorama.
Dopo un dislivello di circa 750 m e 8 km raggiungiamo la terza tappa del percorso,
Isola (1273m), frazione di Madesimo.
4. Tappa Isola-Chiavenna
Da Isola ripartiamo per la quarta ed ultima tappa, e ancora in discesa ci accingiamo a percorrere tutta la val San Giacomo in direzione Campodolcino.
Meta conosciuta dagli sciatori per gli impianti di risalita verso l’alpe Motta e Madesimo, offre agli escursionisti la possibilità di visitare il MUVIS, Museo della viaSpluga e della Val San Giacomo.
Continuiamo a scendere verso valle e raggiungiamo la località Cimaganda (907m), che posta sul fiume Lirio è meta di allenamento per i sassisti, che possono beneficiare di un vasto parco di rocce granitiche di varie dimensioni per allenarsi e divertirsi.
Lasciato il paradiso dei sassisti iniziamo a percorre gli ultimi 8 km in direzione Chiavenna, meta del nostro itinerario escursionistico.
Posta al bivio tra le due valli di San giacomo o Spluga e Bregaglia, Chiavenna è stata sin dall’antichità un centro di grande importanza.
Oggi conosciuta per i suoi numerosi Crotti e per la deliziosa Bresaola, offre hai visitatori la possibilità di visitare il parco delle marmitte dei giganti, posto poco fuori alla città, e il palazzo Vertemate in località Piuro, vicino alle cascate dell’Acquafraggia.
Il Museo del mulino offre inoltre preziose testimonianze dell’archeologia industriale, come i tanti macchinari in legno che posti all’interno del mulino funzionavano grazie all’acqua, che canalizzata, produceva la forza necessaria al movimento della macchina.
Punto di partenza di diverse passeggiate è il luogo ideale per godere delle bellissime valli e degustare la deliziosa cucina chiavennasca.
Storia della Via Spluga
Thusis e Chiavenna è da dove parte la Via Spluga .
Percorribile in entrambi i sensi di marcia è stata riportata alla luce nel luglio 2001, dopo che nel 1995 permise alla Comunità Montana Valchiavenna (IT) e alla Regioviamala (CH) di risistemare il percorso, dotandolo di una buona segnaletica sia verticale che orizzontale e battendo sentieri e stradine
Percorsa sin dall’epoca romana, la viaSpluga è stata per lungo tempo un’importante via di comunicazione tra le regioni del nord Italia e l’Europa d’oltralpe appena conquistata, così da favorire l’invasione della Germania Meridionale. Grazie alla via Regina essa univa, lungo la sponda nord del lago di Como, l’alta padania con la vicina Rezia.
All’epoca l’ultimo punto carreggiabile era Chiavenna, raggiungibile grazie alla via Regina. Da lì in poi l’unico modo che i commercianti avevano per oltrepassare le alpi era percorrere la val san Giacomo o valle Spluga e valicare il suo omonimo passo, per poi discendere sino a Coira, capitale della vicina Rezia.
Dopo un periodo di decadenza dovuta alla crisi del primo medioevo, la viaSpluga riacquistò la sua importanza e diventò una ritrovata via commerciale per diverse tipologie di merci.
Nel XV secolo vennero infatti apportate diverse migliorie su tutto il percorso e avviato la sistemazione del tratto della via Mala, cosi da permettere alle compagnie di trasporto, i cosiddetti someggiatori, di percorrere la strada ed effettuare gli scambi commerciali.
Per farlo però bisognava realizzare una sorta di staffetta: gli animali da soma non potevano percorrere tutto il tragitto in un solo giorno e le “imprese di trasporto” non potevano permettersi di occupare i loro ”mezzi” per troppo tempo. Quindi vennero creati dei “porti”, punti cioè in cui avvenivano gli scambi di soma per permettere alla merce di proseguire il percorso.
Questo sistema funzionò sino agli inizi del 1800, quando venne costruita la moderna strada carrozzabile del passo dello Spluga e del vicino san Bernardino, e la categoria dei someggiatori iniziò a scomparire.
Il passo dello Spluga vide intensificarsi di molto il suo traffico solo per un breve periodo, perché alla fine del secolo l’apertura delle gallerie del Brennero, Gottardo e Moncenisio e quello delle ferrovie alpine spostarono l’attenzione su altre zone mettendone in crisi la rilevanza commerciale.
Oggi la via Spluga, percorribile su sterrati, carrareccie, rocce e ponti sospesi, è diventato un itinerario escursionistico-storico-culturale di grande bellezza.
Per chi volesse attraversare il passo dello Spluga in macchina, informiamo che questo rimane aperto soltanto durante il periodo estivo.
Info Via Spluga
Arrivare a Thusis
- AUTO
- Autostrada Como – Chiasso direzione Svizzera, poi E43 verso Chur San Bernardino uscita Thusis.
Arrivare a Chiavenna
- AUTO
- Da Milano seguire per Lecco lungo la statale SS36 Monza-Lecco, uscire a Colico e proseguire verso via Spluga Chiavenna-St.Moritz.
- TRENO
- Da Milano LINEA 3 direzione Monza, poi Colico ed infine Chiavenna.
Cammini correlati
- Via Priula – Da Chiavenna è possibile raggiungere Morbegno attraverso la ciclabile Valchiavenna + sentiero Valtellina (km58)
- Via Sett – Da Thusis a Chiavenna passando dal Passo del Settimo
- Via Bregaglia – Da Chiavenna a Maloja
- Via Mala – Da Thusis ad Andeer
2 risposte
Buonasera, intanto grazie per il vostro bel lavoro, davvero molto utile!!!!
Volevo domandare se per caso fosse possibile raggiungere Thusis in bus o altri mezzi, di modo che, se fatta in quel senso, si può lasciare la macchina a casa!!! Grazie
Stefania
Ciao Stefania, e grazie per le belle parole.
Immagino tu voglia raggiungere Thusis da Chiavenna, quindi puoi guardare gli orari su questo sito https://www.postauto.ch/it/orario. Devi fare solo un cambio.
Spero di esserti stato utile.
Per qualsiasi altra informazione siamo qui.
Grazie
Vincenzo