La Korea del Sud è un paese che ha fatto del trekking uno sport nazionale. I parchi nazionali che costellano il paese, insieme alle migliaia di chilometri di costa, permettono di essere sempre a poche decine di chilometri da un sentiero nella natura, non male! I parchi sono particolarmente ben gestiti e sono disponibili online molte informazioni per organizzare al meglio la propria escursione. Tutte le tipologie di camminatori troveranno sentieri adatti alle proprie esigenze, soprattutto per quanto riguarda i percorsi in giornata.
Se il trekking è molto praticato dai coreani, sono ancora pochi i camminatori internazionali: è questo forse uno degli aspetti più interessanti nello scegliere di visitare la Korea camminando e sicuramente renderà il vostro viaggio ancora più unico.
La segnaletica è molto ben fatta: vengono illustrate le varie opzioni di percorso e l’altimetria dei tratti successivi. La lingua non è un problema: i cartelli sono di solito anche in inglese!
E’ possibile visitare la Korea e camminare nei suoi parchi durante tutto l’anno anche se in piena estate le temperature, soprattutto a bassa quota, possono essere molto elevate e l’umidità fastidiosa. In inverno si può invece avere la fortuna di trovare la neve, molto suggestiva, anche se in questo caso un abbigliamento tecnico adatto è d’obbligo. La passione dei coreani per il trekking garantisce comunque di poter facilmente reperire in loco accessori e abbigliamento adeguati.
La Korea ospiterà tra pochissimo le Olimpiadi invernali. In vista di questo grande evento sono stati potenziati i trasporti pubblici, in particolare le linee ferroviarie, che permetteranno da ora in poi un migliore accesso a zone di montagna prima periferiche.
I parchi più grandi sono attrezzati con rifugi e, spesso, anche con zone per il campeggio. I rifugi sono ben organizzati: sono dotati di riscaldamento e vengono fornite lenzuola e coperte a chi non ha il proprio sacco a pelo. Per il cibo invece ogni camminatore deve fare da sé: presso i rifugi è possibile acquistare instant ramen, riso bollito e snack, per il tutto il resto ognuno porta da casa quello di cui ha bisogno, fornelletto e gas compreso (se necessari). L’acqua invece è disponibile sul posto, insieme a elettricità e connessione Wi-Fi. Per sicurezza, è bene prenotare in anticipo i rifugi via internet.
E’ altamente sconsigliato tentare la fortuna e presentarsi di persona, soprattutto in alta stagione.
Ecco quindi una selezione dei 5 migliori trekking in Korea del Sud.
Jeju Olle Trail – Trekking sulla costa dell’isola di Jeju
Il cammino coreano per eccellenza è quello che segue il perimetro dell’isola di Jeju, al sud della penisola coreana. E’ di gran lunga uno dei migliori trekking in Korea del sud: essendo il percorso più conosciuto, richiama ogni anno centinaia di camminatori che scelgono di percorrerlo tutto o in parte. Un “passaporto” acquistabile in loco permette di tenere traccia del tragitto. Per chi completa l’intero percorso è previsto addirittura un premio! Il percorso, al di là della sua lunghezza, non è difficoltoso e non prevede grandi dislivelli. L’isola è famosa per le numerose caldere ormai spente e per i panorami che si aprono sulla costa.
Si tratta di un percorso di circa 400 km ad anello. Non ha un vero punto di inizio anche se viene abbastanza naturale partire dall’aeroporto di Jeju City, a nord dell’isola. Da poco è stato aperto anche un tratto di strada pedonale che unisce l’aeroporto al percorso vero e proprio (circa 3 km), permettendo ai camminatori di fare a meno di qualsiasi mezzo che non siano le proprie gambe!
Un sito ben fatto e un’associazione forniscono preziose informazioni per organizzarsi al meglio, soprattutto per vitto e alloggio. Il cammino è ovviamente segnalato in entrambe le direzioni.
Il Jeju Olle Trail comprende anche alcune sezioni spurie verso l’entroterra (per raggiungere, ad esempio, crateri spenti) o sezioni a se stanti sulle isolette al largo di Jeju. Per compiere l’intero tragitto (tratte insulari escluse) si impiegano circa 14 giorni. Se si vogliono completare anche le sezioni insulari, è necessario prevedere più giorni in quanto i trasferimenti via battello possono richiedere del tempo.
Non è compreso nel Jeju Olle Trail, ma è sicuramente da considerare per una escursione di 1-2 giorni, l’Hallasan National Park, dal nome dell’omonima cima (1950 m, la montagna più alta della Korea del Sud) che troneggia al centro dell’isola.
Seoul Trail – Trekking intorno alla città di Seoul
I coreani sono così appassionati di trekking che hanno fatto in modo di averne uno a portata di mano, appena fuori dalla capitale, raggiungibile addirittura in metropolitana.
Il Seoul Trail è un percorso di 157 km che si snoda nei boschi e sulle alture intorno a Seoul. Dimenticatevi il cemento cittadino: 85 km del percorso sono immersi nelle foreste e altri 32 km corrono lungo corsi d’acqua. E’ stato aperto nel Novembre 2014 ed è promosso dal governo di Seoul sia come percorso ad anello sia come insieme di percorsi singoli: le 8 sezioni che lo compongono sono molto apprezzate anche dai residenti come uscite giornaliere.
Il percorso passa, a Nord, dal Bukhansan (836 m), la cima più alta della zona di Seoul, e dal Dobongsan (739 m). Entrambe le cime fanno parte del Bukhansan National Park, uno dei parchi più amati per l’offerta di percorsi e per il panorama sulla città a valle.
Il Seoul Trail offre la possibilità di apprezzare la Korea per la sua natura e allo stesso tempo approfondire molti aspetti culturali e storici: il percorso infatti raggiunge molti siti di grande importanza come templi, tombe reali e ritrovamenti archeologici, ed è anche per questo che il Seoul Trail rientra tra i più interessanti trekking in Korea del Sud.
Abbinare il Seoul Trail (o una parte di esso) a una visita della città può essere il modo migliore per conoscerla e per imparare qualcosa in più dal popolo coreano!
Il sentiero è ben segnalato con cartelloni descrittivi, mappe, nastri e frecce direzionali. Essendo vicino alla città, sono facilmente accessibili punti di ristoro e di appoggio. Come il Jeju Olle Trail di Jeju Island, è stato introdotto un sistema di timbri reperibili in 28 punti lungo il percorso e da applicare sull’apposito “Seoul Trail Book”. Chi completa l’interno percorso può richiedere un certificato (rigorosamente in coreano!).
Il Seoul Trail è raggiungibile in metropolitana (Hwarangdae Station e Gwangnaru Station) e in autobus.
Il sito del governo di Seoul offre una descrizione dettagliata del percorso.
➜ Tutto sul Seoul Trail
Jirisan Ridge Hike (Jirisan National Park)
Il percorso in cresta che porta al Monte Jiri (Jirisan in coreano) è uno dei più apprezzati dai camminatori coreani; sono invece pochi gli stranieri che si avventurano in questa parte del paese. Il Jirisan National Park è raggiungibile in autobus o in auto. Da Seoul dista circa 4 ore.
L’obiettivo del trekking è vedere l’alba dal Cheonwangbong (1915 m, la seconda montagna più alta della Korea del Sud). L’intero tragitto ha anche un significato spirituale: gli antenati infatti ritenevano che Jirisan rappresentasse l’energia femminile, una sorta di Madre Natura, che si esprime nelle sue forme arrotondate e sinuose.
Il Jirisan National Park, il primo ad essere costituito a livello nazionale nel 1967, offre al suo interno molti percorsi per tutti i gradi di difficoltà. La combinazione di percorsi più interessante è la Jirisan Ridge Hike, tra i trekking in Korea del sud più panoramici. Questo taglia il parco in senso orizzontale e permette di raggiungere, appunto, il Cheonwangbong e da lì ammirare l’alba.
Il percorso inizia tradizionalmente dall’Hwaumsa Temple e termina dopo 59 km al Daewonsa Temple. Trattandosi di un percorso in cresta prevede molti saliscendi che raggiungono le 16 cime, tutte sopra i 1500 m di quota. Per questo motivo il trekking è piuttosto impegnativo e rappresenta una sorta di “esame” anche per i coreani.
Il Jirisan Ridge Hike si completa in 4 giorni e 3 notti e permette di ammirare, oltre allo spettacolo dell’alba la mattina del quarto giorno, anche i cosiddetti “mari di nuvole” e una grande varietà di flora locale. L’intero percorso è punteggiato di cascatelle e scorci molto suggestivi.
Il parco è attrezzato con rifugi per la passare la notte e anche con spazi per il campeggio. Il Jangteomok Shelter, sul Cheonwangbong Peak, è l’unico che permette di vedere l’alba e quindi è spesso al completo, soprattutto in estate e in autunno.
Attenzione: Il Jirisan National Park è una zona di ripopolamento dell’orso nero asiatico. Per questo motivo è importante restare sul percorso e agire con giudizio. Gli animali difficilmente si avvicinano all’uomo se non provocati.
➜ Sito ufficiale del Jirisan National Park
Daecheongbong Peak Course (Seoraksan National Park)
Il Seoraksan National Park è un parco naturale molto frequentato dai camminatori coreani. Si trova sulla costa orientale della penisola, a Nord. Il parco è raggiungibile in autobus da Seoul con 3 ore di viaggio. E’ famoso per i colori della natura in autunno, grande passione asiatica.
Il suo punto più alto, il Daecheongbong Peak, raggiunge un’altitudine di 1708 m ed è considerato una delle più belle montagne coreane per la varietà di fiori e per i suoi corsi d’acqua. In inverno, la neve offre uno spettacolo molto suggestivo. Trattandosi di una zona piuttosto elevata, è praticabile anche in estate quando l’afa in città diventa fastidiosa.
Il parco è attraversato da una vasta scelta di percorsi che permettono di camminare per più giorni appoggiandosi ai rifugi segnalati. I percorsi sono indicati con colori diversi a seconda del grado di difficoltà, in modo da poter comporre l’itinerario che più si addice alle nostre esigenze. Il tratto più difficile e impegnativo è la deviazione che da Biseondae va a Madeungryeong Samgeon e rientra poi allo Huiungak Shelter: è chiamato Dinosaur Ridge (poco più di 8 km in oltre 7 ore di cammino) e richiede molta attenzione.
Il Daecheongbong Peak Course ha come obiettivo, al pari del Jirisan, l’alba dalla cima più alta del parco e può essere completato in 2 giorni.
Il trekking inizia all’ingresso del parco (Seoraksan Information Center). Il primo giorno prevede di raggiungere il Juncheong Shelter, a circa 10.5 km dall’inizio (circa 6 ore di cammino) e a 500 m dalla cima. Il percorso è di difficoltà moderata, soprattutto all’inizio, mentre la parte finale è più impervia. Il secondo giorno inizia con l’alba dal Daecheongbong, uno spettacolo molto suggestivo: con le condizioni climatiche ottimali si riesce addirittura a scorgere in lontananza l’oceano!
A questo punto le opzioni sono due: si può scendere verso il Namseorak Information Center a Sud lungo un percorso di difficoltà media (5 km in 4 ore di cammino) oppure optare per un sentiero più semplice (tranne per un breve tratto dopo lo Socheong Shelter) ma più lungo che porta al Baekdam Visitor Center a Ovest (13,5 km in 6h30’).
➜ Sito ufficiale del Seoraksan National Park
Hyangjeokbong Hike (Deogyusan National Park)
Il Deogyusan National Park si trova nel quadrante sud-occidentale della penisola sud-coreana. E’ stato creato nel 1975 e comprende cinque cime sopra i 1330 m. E’ una zona ricca di templi e quindi culturalmente molto importante. Il sito più importante è Mujuguchon-dong, una valle tra la Najetong Gate e il Baekryeonsa Temple. Il parco ospita anche impianti di risalita e un resort molto frequentato durante la stagione sciistica.
Molti visitano il parco in primavera e in autunno per la fioritura, rispettivamente, delle azalee e dell’Hemerocallis. Il parco è comunque fruibile tutto l’anno, con particolare affluenza in inverno. La stazione ferroviaria più vicina è Yeongdong, a 3 ore di viaggio da Busan. Da Seoul, è raggiungibile in autobus in circa 4 ore di viaggio.
All’interno del parco sono aperti due rifugi che consentono di organizzare escursioni di più giorni. Come per gli altri rifugi coreani, è necessario prenotare.
Il Hyangjeokbong Hike è, per i suoi paesaggi, di certo uno dei più bei trekking in Korea del Sud. Della durata di 2 giorni, ha come obiettivo, ovviamente, l’alba dallo Hyangjeokbong Peak (1614 m) per un totale di 27 km.
Il primo giorno inizia dal Deongyusan National Park Office; dopo aver superato il Baekyeonsa Temple, la sezione ha come obiettivo il Hyangjeokbong Shelter. Il rifugio è a un centinaio di metri dalla cima, caratteristica che lo rende perfetto per ammirare, la mattina del secondo giorno, l’alba.
Il secondo giorno si intraprende la discesa passando per cime minori e arrivando, dopo 15 km, al Youngkak Park Ranger Post, a Sud del parco. Chi volesse trattenersi più a lungo può prevedere una seconda notte allo Satgatgoljae Shelter (la seconda sezione si divide così in due tratti, una da 8,4 km e una da 6,6 km).