Castel del Monte

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Patrimonio UNESCO e sito medievale di grande valore, Castel del Monte affascina per la fusione di elementi arabi, nord-europei e classici
Castel de Monte

Castel del Monte è una delle massime espressioni dell’eclettica personalità di Federico II di Svevia, un personaggio centrale nella storia d’Italia, e in particolare dei territori meridionali.

Cerchiamo quindi di conoscerlo meglio.

Federico II di Svevia e la crescita economica e intellettuale del Regno di Sicilia

Federico II di Svevia, re del Regno di Sicilia, di Germania e Imperatore del Sacro Romano Impero, nacque nel 1194 a Jesi. Orfano fin da piccolo, visse alla corte di Palermo, capitale del regno, fino alla maggiore età. Fu qui che scoprì il valore della diversità, entrando in contatto con la cultura araba e musulmana, e con molte altre etnie e tradizioni.

Tra lotte intestine, confronti e contrasti politici dentro e fuori l’Italia, Federico II investì molte risorse nello sviluppo della Apulia.

Forte di una posizione geografica invidiabile, utile ai commerci e agli scambi con l’altra sponda del Mediterraneo, incoraggiò la costruzione di una fitta rete di città e castelli. Convinto della sua importanza, nel 1223 Federico II spostò addirittura a Foggia la capitale del Regno di Sicilia.

Oltre che per le grandi doti politiche e diplomatiche, Federico II viene ancora oggi ricordato e rispettato per la sua intelligenza, curiosità e amore per il sud.

La sua corte era sempre frequentata da personalità di spicco negli ambiti umanistici e scientifici. Amante della filosofia classica e greca, dobbiamo a lui la traduzione di molte delle opere di Aristoteleprima sconosciute.

Appassionato di caccia col falco, di natura, di scienza e matematica, frequentò gli studiosi più influenti nel proprio campo, fregiandosi anche della conoscenza del noto Leonardo Fibonacci.

Una personalità quindi vicina ai più alti ideali greci e romani, attento al senso di giustizia, di progresso e di attenzione al sapere.

Castel del Monte, dove e quando venne costruito

Castel de Monte

Posto ad appena 19km da Andria e a meno di una trentina di chilometri dal mare, Castel del Monte si erge sulla sommità di una collina a 540m d’altezza, all’inizio delle Murgie occidentali.

Una serie di documenti fanno supporre che la sua costruzione sia antecedente al 1240, e che ci fosse, da parte di Federico II, un grande interesse in merito.

Com’è strutturato Castel del Monte

Castel de Monte

Perfettamente visibile da tutti i lati, anche a grandi distanze, Castel del Monte è oggi conosciuto per la sua particolare forma ottagonale.

Otto torri, innalzate su otto spigoli, contano 8 finestre per piano. Su quello inferiore ne sono presenti 8 monofore, cioè con un’unica apertura, e su quello superiore 7 bifore e 1 trifora. Quest’ultima guarda verso Andria, forse in segno di riguardo nei confronti delle due consorti morte e seppellite in cattedrale, Costanza d’Aragona e Jolanda di Brienne.

Su ogni piano del Castel del Monte troviamo 8 sale, 16 sale in tutto. Queste sono trapezoidali, una forma anomala che ha richiesto una copertura particolare. Disegnando il trapezio vi accorgerete che è possibile dividere la superficie in tre parti: un quadrato centrale e due triangoli, uno per ciascun lato. Il soffitto delle stanze presenta quindi al centro una copertura a campata, e ai lati volte a botti ogivali.

Tranne per la prima e l’ottava, tutte le stanze comunicano tra loro. Tre scale a chiocciola, in corrispondenza di altrettante stanze, collegano il piano inferiore con quello superiore.

Al centro di Castel del Monte troviamo un cortile, non molto grande, dove secondo alcune testimonianze passate era possibile vedere una vasca ottagonale. Da qui, se guardiamo il cielo sopra di noi, la sensazione è quella di trovarsi all’interno di un pozzo senza via d’uscita.

Materiali e decorazioni a Castel del Monte

Sono stati tanti i restauri e le modifiche apportate al castello nel corso dei secoli.

Ciò che oggi conosciamo sull’aspetto e la struttura originale di Castel del Monte lo dobbiamo a testimonianze scritte di studiosi dell’Ottocento. É così che sappiamo della vasca ottagonale nel cortile, o delle tante sculture ed elementi decorativi che affollavano le stanze. Volte completamente ricoperte di mosaici, marmi e vetri colorati, tessere maioliche e statue.

Oggi possiamo immaginare l’originario splendore solo ammirandone la struttura, le rifiniture di pregio e i materiali utilizzati in vari elementi del castello. Insieme alla comune pietra calcarea e ai marmi, è possibile vedere una coloratissima breccia corallina.

Presente soprattutto nella cornice delle porte e nell’ingresso principale, la breccia corallina era molto amata da Federico II, e secondo alcuni studiosi veniva estratta dalle vicine cave del Gargano.

Un raffinato sistema idraulico

Castel del Monte ha un raffinato sistema di raccolta e smistamento delle acque piovane.

Sotto la roccia in prossimità del cortile centrale si trova una grande cisterna. Tramite un sofisticato sistema di tubazioni, lì venivano convogliate molte delle acque piovane raccolte in superficie, tramite piccole cisterne poste su alcune torri del castello.

Nelle altre torri si trovavano invece bagni, lavabi e vasche per la pulizia personale. Federico II aveva infatti uno spiccato senso dell’igiene e della purificazione del corpo, lezione che aveva imparato dalla cultura e dalle pratiche musulmane, come il rito dell’abluzione.

Castel del Monte, non struttura difensiva ma sfarzosa residenza

Castel de Monte

Innanzitutto, Castel del Monte non fu costruito per scopi difensivi e militari.

Mancano tutti gli elementi utili per tale scopo. Non ci sono fossati o ponti levatoi, scuderie per i cavalli o grandi stanze per i soldati, e le feritoie sono troppo strette. Le scale poi salgono verso sinistra, quindi se un nemico vuole raggiungere il piano superiore riesce facilmente a tenere la spada nella mano destra e ad attaccare, mentre chi scende nell’atto di difendere si trova svantaggiato e privo di difesa.

Vista la sfarzosità degli interni e i molti elementi decorativi, Castel del Monte veniva probabilmente utilizzata come residenza e luogo di rappresentanza.

Acqua come elemento centrale di Castel del Monte, luogo di cura del corpo

Secondo l’opinione degli studiosi Occhinegro e Fallacara, due architetti dell’Università di Bari, Castel del Monte doveva essere un luogo di cura e rigenerazione del corpo. Qui Federico II si forgiava della presenza di esperti nelle discipline mediche e alchemiche, così da salvaguardare il più possibile la propria salute.

Consapevoli della profonda conoscenza e considerazione di Federico II per la cultura orientale, i due studiosi hanno cercato un nesso tra Castel del Monte, con la sua particolare organizzazione degli spazi, e le residenze fortificate orientali.

Studiando le planimetrie e i complessi impianti idraulici e di smistamento delle acque che caratterizzavano l’intero edificio, è stato ipotizzata la presenza di stanze “termali” all’interno del castello. Ci sarebbero quindi stati interi spazi dedicati a Frigidarium, tiepidarium e calidarium, cioè alle tre fasi di freddo, tiepido e caldo alla base delle terme.

Davvero un’interessante teoria su cui riflettere.

Teorie “mistiche” sulla costruzione di Castel del Monte

Sono tante le teorie mistiche che circondano la costruzione di Castel del Monte.

Si guarda con interesse alle proporzioni matematiche presenti nell’architettura dell’edificio, vicine, dicono, al numero aureo, alla sequenza di Fibonacci e alle consonanze musicali di Boezio.

Non si può certo negare l’importanza del numero 8. Alcuni lo accostano al valore dell’infinito, che sappiamo è simbolicamente rappresentano dall’8 capovolto.

Secondo altri dev’essere inteso come la “Nuova Creazione”, per cui l’ottavo giorno della Creazione sarebbe quello della rinascita battesimale.

Altri ancora vedono nell’ottagono il simbolo dell’incontro tra l’uomo e Dio: si tratterebbe infatti di una figura geometrica a metà tra il cerchio, simbolo di Dio, e il quadrato, simbolo della Terra.

Quando si parla di misticismo e misteri ciò che non manca mai è una teoria sul Santo Graal. Quindi si accosta la forma del castello a quella di una gigantesca coppa. E perché no, si può anche dire che Castel del Monte sia il luogo dove si nasconde la coppa del Santo Graal.

Insomma, tante sono le teorie che aleggiano intorno a Castel del Monte, alcune di certo più plausibili e vicine alla realtà di altre. Quel che è certo è che ancora poco si sa di questo edificio, e questo contribuisce all’alone di mistero che continua a circondarlo.

Deborah Torreggiani

Deborah Torreggiani

Ciao, sono Deborah e faccio uno dei lavori più belli che ci siano, organizzo viaggi a piedi viaggiando! Zaino, scarpe da trekking e un Mac portatile è tutto quello che mi serve per esplorare nuovi cammini e creare nuove esperienze di viaggio. Sono ottimista per natura e sempre pronta a nuove avventure. Esplorare in lungo e in largo gli Stati Uniti è il mio grande sogno, e non vedo l’ora di realizzarlo.

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