I cambiamenti climatici sono ormai un’esperienza così evidente che non può più essere negata nemmeno dal più scettico degli uomini; i recenti avvenimenti sono, purtroppo, solo uno dei tanti esempi che, negli ultimi anni, testimoniano quanto male abbiamo fatto al nostro Pianeta e quali conseguenze ci aspettano.
I governi europei ed internazionali hanno ideato molti programmi di intervento per far fronte al problema, ma pare che non tutti i piani siano stati portati a termine e che ci sia ancora molto lavoro da fare per riuscire, perlomeno, a mitigare i futuri danni: diverse sono le iniziative e attività di sensibilizzazione promosse nelle scuole e dalle istituzioni, nonché dalle associazioni di volontariato e impegno sociale, pochi però sembrano essere i risultati concreti, soprattutto rispetto alla gravità della situazione.
A quanto dicono gli esperti, il clima si sta modificando principalmente a causa del modo in cui usiamo l’energia per produrre elettricità, riscaldare le case, alimentare le fabbriche, guidare le automobili e rifornire gli aerei; ciò significa che, correggendo questi modelli di comportamento, potremmo ridurre le emissioni di CO2 e di altri gas ad effetto serra che determinano il surriscaldamento del globo e contenere le relative ripercussioni.
Cosa fare? Camminare per un futuro sostenibile
Una recente campagna europea invita tutti i cittadini a contribuire al miglioramento delle attuali condizioni attraverso semplici e importanti gesti quotidiani che si rifanno allo slogan “Abbassa – Spegni – Ricicla – Cammina – Cambia“: un’esortazione per ognuno di noi affinché si impegni ogni giorno in prima persona ad agire con maggiore attenzione e consapevolezza.
Noi di Apiediperilmondo, in particolare, siamo convinti che, oltre a regolare la temperature di acqua e caloriferi, spegnere luci e dispositivi, riutilizzare imballaggi e prodotti, modificare abitudini alimentari e di consumo, una delle azioni più efficaci e sostenibili sia quella di recuperare la naturale attitudine a camminare poiché utile contemporaneamente sia all’ambiente sia alle persone.
In questo spazio abbiamo approfondito e sperimentato più volte i benefici che l’andare a piedi può portare all’individuo dal punto di vista psico-fisico, emotivo e spirituale, ma, forse, non ci siamo soffermati abbastanza sugli effetti positivi che può avere anche sulla comunità in senso più ampio; scegliere di moderare l’utilizzo dei mezzi di trasporto, per i brevi o lunghi spostamenti e viaggi significa camminare per un futuro sostenibile e concorre a:
- migliorare la salute complessiva della popolazione
- diminuire l’inquinamento atmosferico e acustico
- limitare gli incidenti stradali
- favorire l’inclusione sociale
- sostenere le economie locali
- promuovere nuovi stili di vita
- innovare l’offerta turistica e di accoglienza.
Non è necessario portare dati e numeri a sostegno, lo sappiamo tutti, camminare è assolutamente vantaggioso: porta con sé benessere, aumento della qualità della vita, socialità, sviluppo del territorio legato alle attività commerciali, artigianali, enogastronomiche, religiose, indotto occupazionale e, al contempo, risparmio in termini di spese mediche, infrastrutture e assistenza; obbliga, in un’ottica favorevole e costruttiva, a rallentare, a ridimensionare e ad avviare processi di cambiamento che tengano in considerazione i reali bisogni dell’Uomo e la valorizzazione dell’ambiente in cui ci si muove attraverso un rispettoso utilizzo delle risorse, un adeguato e proporzionato piano di investimenti e una riflessione lungimirante sull’applicazione dei progressi tecnologici.
Non c’è più tempo, camminate gente, camminate!