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Il sentiero delle Gole del Calore (Sa)

a cura di

Un percorso ad anello di quasi 9 km all’ombra dei boschi, che nel cuore del Parco nazionale del Cilento conduce sul sentiero delle Gole del Calore

Dati Tecnici


Inizio : Remolino, Felitto (Sa)


Fine : Percorso ad anello


Lunghezza : 8,8 Km


Tracciato :  Sentieri


Difficoltà : Turistico/Escursionistico


Dislivello : +/- 300 m

Nel cuore del Parco nazionale del Cilento, vicino al piccolo quanto suggestivo borgo di Felitto, il fiume Calore forma due delle cinque gole che da monte ne caratterizzano il corso.

Il sentiero delle Gole del Calore che andremo a raccontarvi segue in particolare la quarta gola, che per la sua conformazione geologica permette di essere percorsa anche con le canoe e scoperta via acqua.

Lungo il suo corso, dalla sponda sinistra del fiume, potrete vedere alcuni esempi di “marmitte dei giganti”, fori circolari scavati nelle rocce, dovuti alla presenza di mulinelli d’acqua nel fiume.

il sentiero delle gole del calore

Merita una foto anche il ponte naturale di Pretatetta, formatosi secoli fa a seguito di una frana, e composto di enormi massi incastrati l’uno sull’altro e sospesi a pochi metri dal fiume.

Un altro ponte, medievale questa volta, si erge in tutto il suo splendore al termine del sentiero, prima del “giro di boa”. Davvero magnifico.

Informazioni generali sul sentiero delle Gole del Calore

Il sentiero delle Gole del Calore è un anello di 8,8 km che dall’Oasi di Remolino, a Felitto, costeggia per 5,5 km il fiume fino al ponte medievale, e da qui un sentiero più interno fino al punto di partenza.

Si parte da quota 230m e si arriva, nel primo tratto, oltre i 400m d’altezza.

L’alternanza di sali e scendi, spesso ripidi, rende il percorso dinamico e piacevole da percorrere. I numerosi scalini di roccia e di legno aiutano nello sforzo, e le panchine che si incrociano lungo le salite permettono di riposarsi un po e godersi l’atmosfera del bosco.

Adatto a tutti, nella scala di difficoltà escursionistica si classifica al livello T, il più basso.

La vegetazione è fantastica e ricca di pungitopo e felci.

La segnaletica è presente e puntuale, e si compone di segnali verticali, pennellate bianco rosse e cartonati informativi nei punti d’interesse più importanti.

Il sentiero, di terra, è battuto e molto curato, e soprattutto nel periodo estivo saranno molte le persone che incontrerete lungo il vostro stesso tragitto.

All’altezza del ponte naturale di Pretatetta, incontrerete una variante: un ponte di legno conduce sul versante opposto della gola, da dove inizia un secondo sentiero che sale fino al paese di Magliano Vetere. Voi non seguitelo, ma al contrario, continuate sulla sponda sinistra del fiume.

L’oasi di Remolino e l’inizio del sentiero delle Gole del Calore

il sentiero delle gole del calore

Il sentiero delle Gole del Calore parte dall’oasi di Remolino, una piccola località di Felitto ( SA) protetta dal WWF.

Qui sorge un’area attrezzata con fontana, servizi igienici, tavoli da pic nic, ristorante, e un parcheggio a pagamento, dove poter lasciare l’auto fino a sera. Se decidete di pranzare al ristorante prenotate fin dalla mattina, dopo potreste non trovare più posto.

La piccola diga crea un bacino d’acqua dove poter fare il bagno e prendere il sole, ed è possibile noleggiare i kayak per risalire il fiume. Un luogo davvero molto frequentato nella stagione estiva.

Dalla diga troviamo i primi segnali dei sentieri. Una scala in pietra e un corrimano in legno facilitano la salita e in pochi metri ti trascinano nel mezzo delle gole. La vista è magnifica, e la valle, col suo fondo roccioso di colore bianco, mette in grande risalto l’acqua cristallina del fiume.

Il percorso 

Il primo tratto del sentiero delle Gole del Calore si sviluppa quasi interamente nella gola, lungo il corso del fiume e totalmente immerso nel bosco.

Dopo aver percorso così 4 km, ci ritroviamo in una grande e magnifica vallata, fuori dal bosco e in un punto molto in alto. Da qui potrete ammirare le bianche pareti di roccia che racchiudono la gola e il letto del fiume.

Ancora qualche metro e scorgerete, proprio sotto di voi, il bellissimo ponte medievale, appena ristrutturato, che unisce le due sponde del Calore.

A frapporsi tra voi e il ponte solo una lunga e ripida scalinata, che ringrazierete di non dover ripercorrere in salita.

Vi trovate ora al “giro di boa”, e potete scegliere tra due possibilità: tornare al punto di partenza facendo il percorso a ritroso, oppure continuare sulla carrareccia e ritornare a Remolino aggirando la montagna.

La scelta più logica è proseguire, sia perché la strada è più breve, sia perché è un’occasione per vedere paesaggi nuovi.

Dal ponte proseguite per 50m sulla carrareccia e al bivio girate a sinistra. Trattandosi di proprietà privata dovrete oltrepassare un filo spinato.

Da qui una strada sterrata guadagna più di cento metri di dislivello in un chilometro.

Seguitela fino a che non incontrate una curva a gomito: proprio qui, sulla sinistra, si dirama un percorso di terra. Seguitelo. Non incontrerete case, solo un sentiero nel bosco.

Questa vi condurrà direttamente alla diga all’interno dell’oasi Remolino.

Un consiglio

Una volta concluso il sentiero delle Gole del Calore non andate via senza aver prima assaggiato un piatto di fusilli al sugo. Si tratta di una pasta fatta in casa tipica di Felitto, che famosa in tutto il Cilento, attira ogni anno, per la sagra, migliaia di persone.

Attenzione! Prima di partire controllare che il percorso sia ancora percorribile contattando l’oasi di Remolino.

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Deborah Torreggiani

Deborah Torreggiani

Ciao, sono Deborah e faccio uno dei lavori più belli che ci siano, organizzo viaggi a piedi viaggiando! Zaino, scarpe da trekking e un Mac portatile è tutto quello che mi serve per esplorare nuovi cammini e creare nuove esperienze di viaggio. Sono ottimista per natura e sempre pronta a nuove avventure. Esplorare in lungo e in largo gli Stati Uniti è il mio grande sogno, e non vedo l’ora di realizzarlo.

12 risposte

    1. Ciao Luigi questo sentiero, come tutti quelli che trovi sul nostro sito sono stati testati da noi, e ti posso dire con certezza che dall’area di ingresso dell’Oasi fino al ponte di pietra il sentiero può essere considerato turistico senza alcun problema.. pochi dislivelli, tratto breve, battuto molto bene e adatto a tutti..

      Secondo te come dovrebbe essere classificato?

      Grazie

      Vincenzo – Founder Apiediperilmondo

      1. Forse chi ha commentato si riferiva al fato che, al ritorno, si deve passare dentro una proprietà privata. Però voi lo segnalate, quindi, la vostra descrizione é puntuale e precisa. Sapete dirci se, ora, vale a dire nell’estate 2021, il sentiero é percorribile? Grazie

  1. Oggi 18 agosto 2021 ho percorso il sentiero. L’intero anello con un paio di deviazioni per rinfrescarsi sono dieci km spaccati.
    Non concordo minimamente con la dicitura turistico, forse lo è nei primi tre km dopo diventa escursionistico ed anche un pelo in più. Fatelo solo se siete allenati e con molta acqua e scarpe adeguate come lo ero io (c’era gente pazza in infradito che non riusciva più a tornare indietro).

  2. Saluto tutti i trekkers appassionati come noi. Il 12 agosto abbiamo effettuato con altri escursionisti il giro ad anello classificato come T (turistico), fino al ponte medioevale e quindi ritorno attraverso la carrareccia. Il percorso è nell’insieme veramente molto bello e consigliabile per chi è abituato a camminare, con fantastico bagno finale nel fiume, ma nel suo complesso dovrebbe essere considerato “E”, almeno nel tratto che prosegue dal ponte di Pietratetta fino al ponte medievale e ritorno dalla carrareccia, limitando il “T” appunto al primo tratto fino al ponte di Pietratetta e ritorno. Meriterebbe inoltre maggiore manutenzione in quanto abbiamo trovato montagne di plastica in prossimità dell’area di sosta del ponte medievale, traboccanti dai contenitori. Non vanno trascurati questi “accorgimenti”, non lasciamo macchie nel ricordo di questo magnifico percorso.

  3. Il sentiero, almeno fino al ponte di Pietratetta, e’ facile e ben marcato. Occhio pero’ che in alcuni punti gli steccati sono crollati ed il legno del “corrimano” sinistro della scaletta del ponte e’ marcio e non si deve usare per appoggiarsi. Passato il ponte, si intravede chiaramente un sentiero di ritorno, peccato che sia pochissimo mantenuto.
    Attenzione all’inizio del sentiero: un cartello dice che al ponte di Pietratetta mancano 1.7km….largamente sottostimato.

  4. Sentiero percorso oggi, in tre, con equipaggiamento da trekking nonostante il sentiero fosse classificato come T. Non siamo assolutamente d’accordo con questa classificazione: il sentiero fino al primo ponte naturale (fino al quale si snoda la parte più bella, che costeggia le gole, e che già varrebbe tutto il percorso) è relativamente accessibile, ma poi fino al ponte medievale si trasforma almeno in un livello E. Il percorso, oltre a essere pieno di dislivelli (alcuni anche molto impegnativi) è per lunghi tratti scoperto. Arrivati al ponte medievale, la chiusura dell’anello si snoda lungo un tratto decisamente meno bello, completamente scoperto almeno per un chilometro. Il consiglio è di partire con equipaggiamento da trekking, non dopo le 8 di mattina in modo da evitare i punti scoperti nelle ore più calde, e fornirsi di sufficiente acqua, perché per 10km non ci sono punti di abbeveraggio.

    1. Buongiorno Valeria, abbiamo percorso il Sentiero nel 2016 e questo articolo è stato scritto 7 anni fa.. e lo abbiamo classificato tale.
      Non sappiamo le condizioni del percorso in questo momento, che se con poca manutenzione sicuramente possa essere meno praticabile. in ogni caso 100 metri di dislivello non classificano un percorso in E.

      Se ha da lamentarsi lo faccia con il Parco delle Gole del Calore!
      Abbiamo scritto questo articolo divulgativo in maniera gratuita in base alla nostra esperienza di professionisti camminatori.

      Vincenzo

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