Le cascate dell’Acquafraggia rappresentano uno degli spettacoli più belli e suggestivi della Val Bregaglia in territorio italiano. Nominate addirittura da Leonardo da Vinci nel suo Codice Atlantico, devono il nome all’antico “ acqua fracta”, cioè torrente interrotto da cascate.
Il sentiero verso Savogno
Sopra le cascate, appena fuori dal bosco, troviamo Savogno: piccolo borgo a quota 932 m, è stato fino a pochi anni fa un paese fantasma, completamente disabitato dal 1967.
Oggi sta lentamente riprendendo vita, grazie soprattutto alla presenza di un Rifugio che offre cibo e ristoro. Dal selciato della Chiesa si scorge un magnifico belvedere, e le sue case, tipiche costruzioni rustiche, con balconate in legno e facciate in pietra, offrono un incredibile colpo d’occhio.
Ma ciò che più affascina è l’assenza di una strada carrozzabile, il suo totale isolamento, interrotto solo dalla presenza di una carrucola collegata col paese sottostante.
Il sentiero è quindi l’unico modo per raggiungerlo, e voi che camminate, le uniche persone a poterlo vedere.
Nota curiosa: In certi orari è possibile fingersi cappellani e tirare la corda della campana della chiesa così da farla suonare.
Le cascate dell’Acquafraggia rappresentano uno degli spettacoli più belli e suggestivi della Val Bregaglia in territorio italiano. Nominate addirittura da Leonardo da Vinci nel suo Codice Atlantico, devono il nome all’antico “ acqua fracta”, cioè torrente interrotto da cascate.
Il percorso
Costeggiate il torrente fino alla cascata e proseguite lungo il suo lato destro fino a trovare un pannello informativo. Le indicazioni mostrano la presenza di due sentieri, che incrociandosi nell’ultimo tratto raggiungono insieme la località di Savogno.
Perfetti da percorrere in giornate calde e afose, entrambi i sentieri si sviluppano per tutta la loro lunghezza sotto la fresca ombra del bosco, che molto fitto, regala suoni e profumi incredibili.
Ben segnalati, sia con cartelli che con pennellate bianche e rosse, sono molto frequentati, soprattutto nella stagione estiva, quindi non potete proprio perdervi.
Il dislivello è impegnativo, perchè in circa 4 km si devono affrontare 500 m di salita continua.
Ma è il tipo di tracciato che differisce da un sentiero all’altro.
Il più semplice è la Mulattiera, che coi suoi 2866 gradini, attraversa prima un gruppo di baite circondate da appezzamenti agricoli ormai dismessi, poi un bellissimo bosco di castagni, fino ad arrivare al borgo.
Il sentiero panoramico delle cascate dell’Acquafraggia invece si mostra abbastanza duro e faticoso. Si parte subito in salita, lungo una serie di alti scalini scolpiti dalla roccia e dalle grosse radici degli alberi.
Nei punti di particolare pendenza possiamo aiutarci con corrimano metallici e con gradini di cemento e alluminio, che permettono di proseguire senza problemi il sentiero.
A breve distanza l’uno dall’altro troviamo due belvedere entrambi magnifici ma molto diversi tra loro. Il primo è un terrazzo panoramico, che affaccia sia sulla cascata, davvero vicinissima, sia sull’intero fondovalle. L’altro, più su, affaccia su una piccola cascatella che butta su una conca, dove l’acqua si raccoglie per poi scivolare in una nuova cascata.
Quasi arrivati a Savogno incrociamo la Mulattiera, e ne percorriamo l’ultimo tratto fino al borgo.
Attraversiamo Savogno per tutta la sua lunghezza, e passando davanti al cimitero e all’antica segheria ad acqua, superiamo il ponticello di legno in direzione Dasile. Da qui mancano circa 700 m di sentiero, con un dislivello di appena 100 m.
Un piccolo gruppo di case in pietra e un’asta con la bandiera italiana issata ci fanno capire che siamo arrivati, quota 1032. Qui il panorama è mozzafiato, e possiamo godere di una vista a 360° su Priuro, la città di Chiavenna e tutta la valle verso Colico e Saint Moritz.
Ora non vi resta che stendere un telo, tirare fuori il vostro panino e godervi questa bella giornata.
Per tornare alle cascate le opzioni sono due: ripercorrere i propri passi, oppure da Dasile seguire per Crotti di Canoa e Sant’Abbondio, così da completare l’anello. Il sentiero, tutto in discesa, è un po più sconnesso, ma segnalato benissimo con le classiche pennellate bianche e rosse.
Giunti di nuovo alla cascata approfittate della calda giornata per rinfrescarvi nelle acque del torrente, e magari anche sotto la cascata. Molto affollato nei weekend estivi, è un ottimo luogo dove rigenerarsi dopo una lunga camminata.
7 risposte
Brava! Bel lavoro, grazie!!!
Grazie del tuo Feedback
Ciao Vincenzo, grazie per le importanti indicazioni; vorrei chiederti se secondo te il sentiero è facilmente praticabile con cane al seguito ( un golden retriever)? poichè leggevo di ripidi scalini in salita o in discesa ed in questo caso eventualmente in quale senso è meglio percorrere l’anello.
Grazie mille in anticipo.
Francesca
Buongiorno Francesca, Il cane può benissimo percorrere l’itinerario e ti consiglio di partire dalle cascate verso Savogno. Gli scalini sono tanti ma si percorrono abbastanza facilmente.
Buona strada
Vincenzo
Ciao!!!. bellissimo sentiero che vorremo percorrere domani
Vorrei sapere dove mi consiglieresti di parcheggiare per fare i sentieri
Grazie in anticipo!!
ana
Ciao, una domanda dove posso lasciare la moto per cominciare il percorso verso le cascate?
grazie
Ciao Alessandro ci sono i parcheggi proprio nelle vicinanze delle cascare.
Buon Trekking