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Il Padule di Fucecchio a piedi: sentieri naturalistici e storia contemporanea

Perdersi per ore tra i suoi canali, una reflex sempre pronta a scattare, una gita della domenica con tutta la famiglia, questo è ciò che regala il Padule di Fucecchio a piedi

Il Padule di Fucecchio è La più grande palude interna italiana. Si trova nel cuore della Toscana, fra le province di Pistoia e Firenze. Un antico lago-padule fa da sfondo a un’area totalmente protetta come Riserva Naturale dal progetto “Natura 2000”, creato dall’Unione Europea nel 1992 per conservare gli habitat e le specie, animali e vegetali, di diversi luoghi dei paesi membri.

Il Padule di Fucecchio, un bacino di forma pressappoco triangolare, si estende su quasi 2000  ettari di terreno a sud della Montagna Pistoiese, nel territorio della Valdinievole, che un tempo era quasi completamente sommerso da queste acque, fra il Montalbano e le colline attigue delle Cerbaie. Il suo volume d’acqua viene rifocillato dai torrenti che scendono dalle pendici circostanti.

Il Padule di Fucecchio a piedi

Per iniziare la tua passeggiata nell’area del Padule di Fucecchio ti consiglio di partire dal moderno e attrezzatissimo Centro Visite di Castelmartini di Montecatini, un luogo dove potrai trovare tantissime informazioni su tutta la Riserva, gallerie fotografiche e manufatti tipici del luogo.

La tipica campagna toscana ci accompagna, su strada asfaltata, fino al Porto delle Morette, da cui comincia la camminata lungo il vero bacino palustre.

Ecco quindi che cominciano a intervallarsi, uno dopo l’altro, tutti i sentieri, gli argini dei canali, e gli immensi spazi della Riserva naturale. Puoi esplorare il Padule di Fucecchio a piedi, in bici e anche a cavallo, passeggiare spensierato tra i canali, e perderti ad ammirare la natura intorno a te. Attento però, non ci sono molti cartelli segnaletici, quindi se ti allontani dal punto di partenza, devi mettere in moto il tuo senso dell’orientamento.

Il sentiero ci accompagna  fino ad uno degli osservatori faunistici presenti nel Padule: il Casotto del Criachi, adornato da uno stupendo pioppeto, riporta la lapide in memoria delle vittime dell’eccidio ( di cui parliamo dopo). Un secondo Casotto Verde, detto del Biagiotti, è invece stato adibito ad osservatorio faunistico ed è liberamente accessibile durante tutto l’arco dell’anno.

Dalle feritoie dell’osservatorio, fra la primavera e l’estate, puoi gustarti la vista di diversi aironi che nidificano fra gli arbusti emergenti dall’acqua ed il canneto. Durante la stagione autunnale ed invernale, saranno presenti migliaia di anatre, folaghe ed altri uccelli svernanti.

Il canale principale che vedi è il torrente Usciana, che prima di tuffarsi nell’Arno nella zona del pisano scorre accanto al Padule per qualche chilometro. Se, arrivato al canale, segui il sentiero giallo, potrai arrivare, nel giro di un’ora e mezza a piedi, al Ponte Cappiano, da cui passa la famosa Via Francigena.

Si tratta in generale di percorsi semplici ed accessibili a tutti senza necessità di abbigliamento o calzature particolari, specialmente per chi ha voglia di camminare per qualche chilometro senza esagerare. Lo consiglio vivamente anche agli amanti delle mountain bike per divertirsi soprattutto quando nei giorni precedenti ha piovuto!

L’area è attrezzata con zone per il pic nic e di sosta ed un bar è presente all’inizio del percorso, proprio accanto al Centro Visite.

Gli animali che puoi vedere se percorri il Padule di Fucecchio a piedi

Le zone naturalistiche con maggior attrattiva si trovano nei comuni di Larciano, Ponte Buggianese e Fucecchio. All’interno della Riserva Naturale del Padule, si trovano ben tre osservatori faunistici, dai quali è possibili ammirare nel corso dell’anno oltre 200 specie di uccelli.

Difatti quest’area ricopre un ruolo cardine nelle rotte migratorie degli animali fra la costa tirrenica ed il suo interno.

La ritengono una seconda dimora gli aironi, giacché vi si stabiliscono a migliaia, costruendo una vera e propria “città volante”, nonché la colonia di nidificazione più importante dell’Italia centro-meridionale (sono ben sette le specie di aironi presenti).

Altri animali  “frequentano” il Padule, ovvero la garzetta, la volpoca, il fenicottero  ed il cormorano; poi ci sono anche alcune specie accidentali e dai ritorni graditi come la cicogna nera avvistata nel 1980, 1987, 1993 e adesso. Vari rapaci come il nibbio, la poiana, lo sparviero e diversi falchi.

Queste caratteristiche permettono, agli appassionati di birdwatching e di fotografia naturalistica, di poter fruire di scorci ed inquadrature eccezionali per i propri scatti, specialmente in primavera.

Per la peculiarità della vegetazione e le rare specie floristiche, l’area del Padule si trova nella lista dei biotopi redatta a fine anni settanta dalla Società Botanica Italiana. Le caratteristiche particolari dell’ambiente, influenzato dal clima mediterraneo e da quello continentale, permettono la sopravvivenza sia a piante dal clima caldo umido come il morso di rana o la felce reale, ma anche a determinati muschi solitamente presenti nelle terre del nord.

Purtroppo negli ultimi anni , abbiamo assistito all’invasione di specie aliene che hanno reso molto più localizzate e rare queste interessanti  presenze nel bacino palustre. Stesso discorso per quanto riguarda la fauna, data la recente proliferazione del Gambero delle Louisiana, soprannominato “Killer”, cacciatore di ogni specie animale presente.

Per fortuna negli ultimi 4 anni, il progetto locale “Life” , che termina proprio questo settembre, indirizzato appunto alla riduzione di questo ospite, ha dato notevoli risultati nella salvaguardia delle specie autoctone.

Il Padule di Fucecchio nella storia
Anche dal punto di vista storico, il Padule di Fucecchio è ricco di avvenimenti.

Nel corso dei secoli sono stati per esempio creati canali e porti di approdo e partenza dei cosiddetti “noccolelli” o “barchini”  ma anche per la navigazione dei “navicelli”, ovvero i barconi da merci (fino al 1780 erano presenti 50 strutture portuali), importanti idrovie già dall’era medievale per la navigazione interna.

All’età moderna, precisamente all’anno 1550, risale la costruzione del ponte di Cappiano, voluto dal Granduca Cosimo I dei Medici per creare uno sbarramento al deflusso delle acque e sfruttare così le risorse ittiche della zona (oggi l’edificio, ristrutturato, è adibito ad ostello).

Da non dimenticare la presenza di antichi essiccatoi di tabacco.

Purtroppo eventi meno benevoli hanno attraversato queste terre. É il caso dell’eccidio del 23 agosto 1944, quando la furia cieca dell’ormai ex alleato tedesco mostrò tutta la sua viltà uccidendo barbaramente 174 persone, tutti civili inermi. Varie lapidi e monumenti di commemorazione ricordano quella tristissima giornata.

Quando andare al Padule di Fucecchio

Scoprire la Riserva naturale del Padule di Fucecchio a piedi è un’esperienza davvero interessante, che ha bisogno però delle giuste condizioni climatiche e stagionali.

Ti consiglio quindi di prediligere i mesi che vanno da fine gennaio ad aprile, o nel  periodo autunno-inverno. I giorni da preferire sono il martedì ed il venerdì perché si rispetta il silenzio venatorio (dintorno ci sono aree adibite alla caccia): gli uccelli potranno così planare sullo specchio d’acqua senza alcun timore.

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Lorenzo Masotti

Lorenzo Masotti

Sono Lorenzo Masotti, 30 anni, toscano doc. Sono stato sempre invaghito da nuovi orizzonti. Adoro camminare nei boschi, a stretto contatto con la Pacha Mama. Mi piace scrivere e fotografare, raccontare e far conoscere le mie esperienze. Ho viaggiato molto in Italia e in diversi paesi europei.

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